Cronaca
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23/03/2012 09:15

Scoperta una centrale di contraffazione delle carte di credito a Modica

Clonavano le credit card

di Redazione

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Clonavano le credit card
Clonavano le credit card

Modica – Irruzione nella notte dei carabinieri in un’abitazione di Modica trasformata in una vera e propria centrale della contraffazione di credit card. Un catanese, un romeno, e due albanesi sono stati denunciati per violazione delle leggi anti riciclaggio e detenzione di materiale per contraffare carte di credito e bancomat. Nel corso della perquisizione i carabinieri hanno trovato in scatole di scarpe sotterrate nel giardino una apparecchiatura elettronica ” skimmer”, per la lettura e clonazione dei codici segreti delle card, carte magnetiche vergini e un notebook per carpire i dati sensibili di correntisti. 

 

La nota dei carabinieri

 

I Carabinieri della Compagnia di Modica, al temine di prolungata attività investigativa, hanno fatto irruzione, la notte scorsa, in un villino delle campagne di Modica ritenuto essere una vera e propria centrale di contraffazione di carte di credito. Un catanese, un romeno e due albanesi sono stati denunciati per detenzione di materiale idoneo alla contraffazione di carte di credito (art. 12 della legge n.143 del 1991).

Nel corso della perquisizione, estesa al giardino di casa, i Carabinieri hanno rinvenuto una scatola di cartone, avvolta in diversi strani di cellophane, sotterrata nel giardino; al suo interno erano celati uno ‘skimmer’ per la lettura e la clonazione delle carte di credito, carte magnetiche vergini e un notebook con cui gestire i dati sensibili di ignari titolari di carte di credito. Tutto il materiale verrà ora inviato sia al  RIS di Messina per gli accertamenti tecnici con cui risalire alle carte di credito clonate sia al Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria di Roma.

Secondo questo Comando la maggiore propensione per le carte di debito ha fatto sì che, tra le varie tipologie di frodi, quella più diffusa in Italia si confermi essere lo skimming: le frodi sono costituite prevalentemente dai tentativi di captazione dei codici presso gli A.T.M.  delle Banche, Istituti di credito e Uffici Postali e dalle transazioni fraudolente operate con carte clonate online o presso  i terminali P.O.S.  ubicati  nei  centri di grande distribuzione in genere.

Per skimming si intende la sottrazione fraudolenta di dati di carte di pagamento (informazioni contenute nella banda magnetica e PIN) attraverso uno skimmer  posto  presso uno sportello bancomat (ATM  – Automatic Teller Machine) oppure nei terminali POS (Point of Sale    i noti Pago bancomat) presso i centri commerciali.

In seguito i dati carpiti fraudolentemente vengono utilizzati per “clonare” le carte di pagamento attraverso la produzione di cd white plastics (carte in bianco), le stesse rinvenute e sequestrate durante il blitz dai carabinieri di Modica. Si tratta di supporti plastici aventi dimensioni conformi a quelle delle carte di pagamento e dotati di banda magnetica su cui vengono scritti i dati delle carte clonate attraverso un lettore/scrittore di banda meglio noto come Skimmer.

In altri casi lo skimmer viene apposto dai malviventi in corrispondenza della fessura riservata all’introduzione delle carte magnetiche, in grado di leggere e memorizzare i dati contenuti nelle bande magnetiche. Una microcamera è posta invece in corrispondenza del tastierino (pinpad) dello sportello al fine di catturare il codice segreto della carta (PIN). Diverso è lo skimmer introdotto nei terminali POS. Infatti si tratta di un circuito in grado di alimentarsi con la corrente del terminale stesso, in grado di captare e memorizzare i segnali provenienti sia dalla testina del lettore di  badge  che dal  pinpad  e mantenere in memoria i dati memorizzati anche in assenza di corrente.