Cronaca
|
07/12/2013 16:11

Scopre di avere un motoscafo intestato, in realtà era di uno svizzero

La truffa del dottor Colombo

di Redazione string(0) ""

Meteo: Ragusa 10°C Meteo per Ragusa
Il motoscafo
Il motoscafo

Ragusa – Un truffatore è stato denunciato dei carabinieri di Marina di Ragusa per sostituzione di persona e utilizzo di documento d’identità falso.

Il truffatore è di Luino (Varese) ed è stato coinvolto in passato in un giro di truffe in Svizzera.

La vittima, invece, è un infermiere di Chiaramonte che abita a Marina di Ragusa e che un mese fa era in banca per un prestito, ricevendo un rifiuto dall’istituto di credito perché presso la Centrale Rischi egli risultava essere un ‘cattivo pagatore’.

L’uomo, caduto dalle nubi, ha denunciato il fatto ai carabinieri.

Le indagini hanno permesso di scoprire che il povero infermiere risultava intestatario di prestiti e leasing per uno yacht da 350.000 euro a Laveno Mombello, in provincia di Varese, debiti che non aveva mai onorato.

Le Banche creditrici avevano una carta d’identità del comune di Torino con i dati anagrafici dell’infermiere e la foto del truffatore. 

I carabinieri hanno scoperto che tra il 2012 e il 2013 c’era stato un traffico di veicoli dall’Italia verso la Svizzera dove un’organizzazione rivendeva i beni, traendone i profitti e lasciando alle finanziarie e alle banche inutili pezzi di carta.

La foto del sospettato è  stata riconosciuta dai carabinieri di Luino che hanno identificato il quarantaduenne truffatore lombardo, coinvolto nella  ‘truffa del dottor Colombo’,  in cui la Guardia di Finanza scoprì, un anno fa, un sodalizio criminale che acquistava beni di lusso con finanziamenti a nome di gente ignara, per poi andare a rivenderli nella vicina Svizzera.

Quella volta, furono arrestate sette persone e sessanta denunciate, in un giro d’affari illecito per oltre 2 milioni e mezzo di euro tra auto di lusso e lo yacht di 350.000 euro, quello per cui il povero infermiere chiaramontano s’era visto accusato di non onorare i debiti.

Il Tribunale di Varese ha già condannato la maggior parte delle persone coinvolte, assolvendone uno solo e rinviandone altri a giudizio.