Attualità
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21/03/2008 13:09

Seggi e rimborsi. E i nani vincono anche se perdono

di Redazione

Vince anche chi perde. Mentre il sistema politico si avvia alla semplificazione con la nascita di Pd e Pdl, la sopravvivenza della legge del 1999 sul finanziamento dei partiti, che ammette alla suddivisione dei rimborsi chiunque superi l’1 per cento dei voti alla Camera e al Senato, produce l’effetto paradossale di spingere alla corsa anche chi non ha nessuna probabilità di eleggere parlamentari. Ma che farà comunque un buon affare, incassando denari utili a tenere in piedi la baracca e a distribuire un po’ di stipendi, anche in vista di altri appuntamenti senza soglia di sbarramento come le elezioni comunali, provinciali, regionali ed europee (previste l’anno prossimo).

 

Considerato che la torta complessiva vale circa 225 milioni a legislatura per la Camera e 205 per il Senato, l’1 per cento vale 2,2 milioni a Montecitorio e due nell’altro ramo. Se si prende come base il sondaggio Demoskopea condotto il 19 marzo per SkyTg24, si desume che La Destra di Francesco Storace con il 2,5 per cento riceverebbe oltre 10 milioni, come l’Idv di Antonio Di Pietro (che però, essendo coalizzata con il Pd, eleggerebbe anche deputati). Mentre al Psi di Enrico Boselli e al Mpa di Raffaele Lombardo, accreditati dello 0,5 per cento, basterebbe un altro mezzo punto per incassare più di 4 milioni.

 

Niente male, per partecipazioni votate all’insuccesso.

Fonte: Siciliainformazioni.com