Benessere
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06/11/2025 16:26

Senza glutine: il franchising in crescita in Sicilia

Perché aprire un negozio per celiaci in Sicilia?

di Redazione

Sempre più richiesti i franchising alimentari per celiaci e intolleranti con punti vendita dedicati a chi purtroppo soffre di questa malattia. Sì, perché non mangiare glutine non è una semplice scelta, ma una necessità imposta da quella che è a tutti gli effetti una patologia che va inevitabilmente a inficiare sulla qualità di vita di chi ne soffre.

Queste attività sono quindi essenziali per poter restituire a chi soffre di celiachia una qualità di vita adeguata e non essere escluso da quella che è la possibilità di benessere come poter cucinare a casa un piatto che sia rigorosamente senza glutine, o poter andare in birreria con gli amici e godersi una serata fuori casa.

Proprio perché si tratta di attività necessarie e non superflue, quello della celiachia e prodotti alimentari per intolleranti è un settore che non avrà mai crisi. Le persone avranno sempre bisogno di questi prodotti, una necessità che li accompagnerà, purtroppo, per tutta la vita.

Non solo, ogni anno vengono registrati sempre nuovi celiaci e così continuerà ad essere. La celiachia, infatti, non è una malattia facile da diagnosticare poiché spesso è silente per anni e i sintomi iniziano a manifestarsi all’improvviso in età adulta. Per capire se si soffre di celiachia o meno l’utente deve effettuare un semplice esame del sangue che gli permetterà di valutare la quantità di anticorpi specifici che intervengono contro la sostanza del glutine.

A quel punto comincia la ricerca ad un nuovo stile di vita, al negozio alimentari di fiducia, quello che permetterà comunque di poter cucinare e mangiare di tutto, persino la pasta se fatta con le giuste farine. Perché comunque, poter condurre una vita agiata e senza dover rinunciare ai piaceri della vita dovrebbe essere un diritto di tutti, e chi decide di aprire un negozio alimentare per intolleranti e celiaci fa di questa verità la sua missione.

Come si apre un franchising

Aprire un negozio di alimentari o un’attività nel settore della celiachia in Sicilia, dunque, può rivelarsi sicuramente un ottimo investimento, oltre che una missione. Ma il franchising come funziona? ecco le risposte a tutti i dubbi.

Aprire un’attività in franchising è sicuramente una mossa vincente poiché il cliente sarà disposto a darci fiducia fin dai primi giorni dell’apertura. Non perché sei tu o per come ti poni, ma perché hai scelto di affiliarti ad un marchio che già conosce e per cui prova stima perché ne ha già provato i vari prodotti.

Dovrai quindi fare domanda al franchisor, firmare il contratto di franchising e pagare la quota di ingresso. Tieni a mente che le realtà giovani potrebbero addirittura non chiederti questa quota, oppure altre imprese potrebbero chiedere il pagamento nel tempo attraverso una parte dei guadagni. Il contratto di affiliazione commerciale (franchising) è disciplinato in Italia dalla Legge n. 129 del 6 maggio 2004, che definisce i diritti e i doveri delle parti, la durata minima dell’accordo (non inferiore a tre anni, salvo diversa pattuizione), l’obbligo di consegna della documentazione precontrattuale almeno 30 giorni prima della firma e la tutela dell’affiliato in termini di informazioni economiche e know-how. È quindi fondamentale leggere attentamente il contratto e, se possibile, farlo verificare da un consulente legale o da un commercialista specializzato in reti in franchising.

A quel punto il processo di apertura dell’attività è simile a quello di un qualsiasi negozio. Dovrai aprire la partita Iva per te e per la tua attività, richiedere l’iscrizione nella camera di commercio e adempiere ai vari obblighi burocratici INPS e INAIL.

In particolare, per l’apertura della partita IVA e l’iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio, è necessario presentare la Comunicazione Unica (ComUnica) attraverso il portale online, che include contestualmente l’iscrizione all’Agenzia delle Entrate, INPS e INAIL. Inoltre, se si tratta di un esercizio di vendita alimentare, occorre presentare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) al SUAP del Comune competente, ai sensi del D.Lgs. 222/2016 e della Legge n. 241/1990.

Avrai bisogno anche di una licenza Rec Haccp presso la camera di commercio dopo aver seguito il relativo corso e aver superato un esame.

L’abilitazione HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) è obbligatoria per chi manipola, prepara o vende alimenti, in conformità al Regolamento CE n. 852/2004 sull’igiene dei prodotti alimentari. Inoltre, in Sicilia, la formazione è gestita secondo le disposizioni dell’Assessorato Regionale alla Salute e i corsi devono essere erogati da enti accreditati.

Per offrire più fiducia al tuo cliente puoi iscrivere la tua impresa presso la FIPE, la federazione italiana dei pubblici esercizi, che collabora con AIC (associazione italiana celiachia) per sensibilizzare le aziende su questo tema.

Ricorda infine che, per i contratti di franchising, il franchisor è tenuto a garantire assistenza iniziale e continuativa, formazione e fornitura di materiale promozionale, come stabilito dall’art. 3 della Legge 129/2004. Seguire attentamente le linee guida della casa madre è spesso requisito essenziale per mantenere la licenza e rispettare gli standard qualitativi imposti dal brand.

Quando sarà tutto pronto, non ti resterà che arredare il tuo negozio, chiedere al franchisor una lista dei migliori fornitori e lasciarti guidare nei primi passi per l’apertura del tuo negozio.

 

Perché aprire un negozio per celiaci in Sicilia?

Aprire un negozio di alimentari per intolleranti o celiaci, o un’attività affine, in Sicilia è sicuramente un investimento intelligente oltre che una scelta onorevole perché fornirà un riferimento in più alle tante persone che, per necessità, non possono mangiare il glutine.

I pazienti affetti da questa problematica sono tantissimi, quasi 20 mila solo in Sicilia.

Una cifra significativa che dovrebbe far capire quanto il tema sia delicato e quanto vi sia necessità di avere riferimenti per l’acquisto della propria spesa. Anche perché attualmente, molti di questi pazienti fanno la loro spesa nei normali supermercati, sperando di poter trovare tutto ciò che gli serve per condurre una vita normale. Non tutte le aree dell’isola, infatti, sono servite da negozi che operano in questo settore che accettano i buoni pasto dedicati a loro forniti dal Ministero della Salute.

Un dato che dovrebbe far riflettere i nuovi imprenditori e far capire loro quanto vi sia bisogno di colmare questa lacuna e di aprire negozi o attività in questo settore. E soprattutto, quanto una mossa di questo tipo possa essere un investimento vincente e duraturo nel tempo.

Diventare un punto di riferimento nella vendita di alimentari per celiaci permetterà ai clienti di fidelizzarsi e affidarsi a quella determinata attività per ogni esigenza, sia che si tratti di cucinare la cena dopo un’intensa giornata di lavoro, sia che si tratti di una semplice voglia di una coccola come potrebbe esserlo un buon dolce che non contiene glutine.