Attualità
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28/07/2008 21:29

Sette consiglieri di opposizione dimessi da componenti delle commissioni

di Redazione

Sette consiglieri di opposizione si sono ufficialmente dimessi da componenti delle commissioni consiliari in cui erano stati eletti nel corso della seduta di martedì scorso. All’indipendente Nino Gerratana, dimessosi nel corso della scorsa settimana, ieri mattina si sono aggiunti i quattro consiglieri comunali del gruppo consiliare dell’Udc ed i due de “I popolari”. I sei infatti, dopo averlo annunciato sabato, hanno rassegnato le loro dimissioni nelle mani del segretario generale e del presidente del consiglio comunale. Le motivazioni di quella che definiscono essere una “formale protesta” sono state affidate ad una lettera inviata ai due destinatari. “E’ prassi consolidata e diffusa nella maggior parte dei consigli comunali della nostra Provincia – dicono i sei consiglieri comunali – , in materia di elezione dei componenti nelle commissioni consiliari, vige la regola di un accordo istituzionale fra maggioranza e opposizione volto a rispettare la volontà dei consiglieri che, normalmente, indicano in quali commissioni svolgere il proprio compito sulla base delle proprie competenze, professionalità  ed attitudini personali. Ciò – continuano – è accaduto anche nelle precedenti legislature. Prendiamo invece atto dell’atteggiamento strumentale, antidemocratico e di assoluta chiusura assunto dalla maggioranza nei confronti dell’opposizione, andando oltre i limiti e mancando quasi di rispetto ad alcuni consiglieri. Ritenendo dunque – si legge ancora nelle motivazioni delle dimissioni – che tale comportamento è risultato privo di alcun rispetto dei ruoli e delle regole minime proprie dei rapporti istituzionali, esprimiamo rammarico per l’accaduto e rassegniamo le nostre dimissioni”. La lettera di dimissioni si conclude con “l’auspicio che in futuro si proceda rispettando i ruoli, le regole minime della democrazia, la dignità di ogni singolo consigliere, privilegiando il dialogo e leale confronto istituzionale su tutte le tematiche ove le divisioni politiche non dovrebbero trovare spazio alcuno”.

Giorgio Caruso