Si tratta di un 62enne che riduceva in schiavitù i propri dipendenti
di Redazione

Scicli – Sfruttamento ed estorsione nei confronti di cinque dipendenti braccianti agricoli e truffa aggravata nei confronti dell’Inps. Sono le accuse di cui dovrà rispondere un imprenditore agricolo di Scicli, accusato dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, e dai funzionari dell’ispettorato provinciale.
L’uomo, 62 anni, soggiogava cinque suoi lavoratori: due operai belgi di 37 e 45 anni e tre rumeni di 38, 46 e 29 anni. Le loro precarie condizioni economiche li costringevano a sottostare ai suoi soprusi, a lavorare in azienda con ritmi estenuanti, per guadagnare tra i 10 e i 25 euro al giorno.
Le indagini dei carabinieri, su delega della Procura della Repubblica di Modica, hanno anche portato a scoprire che l’imprenditore, dal 2007 al 2009, in concorso con 123 pseudobraccianti agricoli, aveva instaurato altrettanti falsi rapporti di lavoro, col solo obiettivo di prendersi prestazioni assistenziali e previdenziali, truffando all’Inps ben 300.000 euro.
© Riproduzione riservata