Padre e figlia faccia a faccia in Tribunale
di Redazione
Roma – È il giorno dell’udienza per valutare la richiesta di sottoporre ad amministratore di sostegno Vittorio Sgarbi. Il critico d’arte è arrivato al tribunale civile di Roma, dove rivedrà dopo diversi mesi la figlia Evelina.
L’udienza è necessaria per valutare la richiesta di nomina di un amministratore per Vittorio Sgarbi che è stata avanzata dalla figlia Evelina. Secondo lei, il padre non è più in grando di gestire autonomamente i suoi interessi ma il critico d’arte si è opposto alla richiesta. Questa, infatti, è stata reputata da Vittorio falsa e motivata da presunti interessi economi e dispute familiari.
La legge 6/2004 ha introdotto in Italia la figura dell’amministratore di sostengo, uno strumento meno invasivo rispetto all’interdizione. Viene pensato per supportare le persone che non riescono a gestire autonomamente i propri interessi. Il giudice, in udienza, valuterà se la richiesta è basata su un’effettiva preoccupazione per la salute di Vittorio Sgarbi o se, come sostiene il critico, è solamente uno strumento per risolvere dispute familiari e patrimoniali.
In aula sono già arrivati Vittorio Sgarbi ed Evelina, con un’incontro che mancava da mesi. L’avvocato Lorenzo Iacobbi, legale di Evelina, ha commentato prima di entrare in aula: «Andiamo lì per tutelare l’uomo, non il personaggio». Attesi anche gli altri due figli, Alba e Carlo, e la compagna, la sorella Elisabetta e la compagna Sabrina Colle.
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