Cronaca
|
04/10/2013 10:48

Si procede al riconoscimento dei tredici migranti morti a Scicli

Interrogati i sopravvissuti

di Michele Farinaccio

Meteo: Scicli 33°C Meteo per Ragusa
Lutto in mare
Lutto in mare

Scicli – Dare un nome ai 13 migranti che hanno perso la vita nel tragico sbarco del Pisciotto di lunedì scorso. E’ l’impegno delle forze dell’ordine che, tramite rilievi scientifici, ma anche attraverso le dichiarazioni dei migranti che si trovavano nello stesso barcone, dopo le emergenze immediate, sono impegnate ormai da giorni.

Un lavoro di “carità cristiana”, quello che viene effettuato da polizia, carabinieri e guardia di finanza, che questa volta non hanno da effettuare alcun arresto, nessuna indagine per sgominare una rete di malviventi, ma che sono impegnati nella meritoria opera di cercare di rendere giustizia a delle vittime innocenti, la cui unica colpa è stata quella di avere voluto lasciare il proprio Paese ed di essersi affidata a gente senza scrupoli che non avrebbe esitato a buttare in mare anche donne e bambini.

Gli inquirenti, ormai da giorni, subito dopo l’arresto dei sette presunti organizzatori della traversata, stanno cercando di mettere insieme le varie testimonianze dei migranti, le dichiarazioni di chi era sul barcone relative alle età, ai nomi ed alle provenienze degli sfortunati compagni di viaggio. Il tutto viene ovviamente confrontato con i rilievi tecnico-scientifici che è possibile effettuare sui cadaveri.

Perché qualcuno, un giorno e da qualche parte, possa avere la possibilità di piangere i propri morti.

 

 

Foto Silvio Rizzo