L'altra base è in Arizona
di Redazione

Trapani – È Trapani-Birgi, in Sicilia, la sede scelta per il nuovo centro di addestramento internazionale dedicato ai caccia F-35. Questa struttura sarà la “gemella” di quella già attiva presso la Luke Air Force Base in Arizona, negli Stati Uniti, offrendo un polo globale per la formazione dei piloti e del personale specializzato. La notizia è stata confermata all’ANSA da Nino Minardo, presidente della commissione Difesa della Camera dei deputati.
Scheda F-35
- Tipo: Caccia multiruolo di quinta generazione stealth
- Produttore: Lockheed Martin
- Ruolo: Superiorità aerea, attacco al suolo, ricognizione e guerra elettronica
- Velocità massima: Circa Mach 1.6 (1.975 km/h)
- Autonomia: Circa 2.200 km con serbatoi interni
- Tecnologia: Sistemi avanzati stealth, sensori integrati, capacità network-centric
- Operatori principali: Stati Uniti, Italia, Regno Unito, Israele, Giappone e altri alleati Nato
- Importanza strategica: L’F-35 rappresenta la punta dell’innovazione tecnologica militare, capace di garantire superiorità aerea e missioni complesse in scenari di difesa moderni.
- Addestramento: I poli di addestramento come quelli di Luke AFB e il futuro centro di Trapani-Birgi permettono ai piloti di acquisire competenze operative avanzate, fondamentali per sfruttare al meglio le potenzialità dell’aereo.
I tempi
«I lavori a Trapani-Birgi prenderanno il via la prossima primavera e si concluderanno entro quella del 2028», spiega il presidente della commissione Difesa, Nino Minardo. Il progetto, sottolinea, «porterà importanti ricadute economiche per la Sicilia, generando un indotto che coinvolgerà non solo il settore militare e civile, ma anche aziende strategiche come Leonardo e Lockheed Martin».
Per il deputato, la realizzazione del nuovo centro «favorirà la creazione di nuovi posti di lavoro, un aumento delle competenze tecnologiche e nuove opportunità per le imprese locali».
«Si tratta di un investimento che rafforza il ruolo della Sicilia come piattaforma all’avanguardia nel settore della difesa e dell’industria connessa, un comparto in rapida espansione – conclude Minardo – e che si integra perfettamente con lo sviluppo portuale e infrastrutturale dell’Isola. Così la Sicilia potrà diventare un hub strategico nel Mediterraneo, con ricadute concrete su economia e occupazione».
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