di Redazione

Palermo, 7 ago. (AdnKronos) “Esiste un rischio residuo nell’area del viadotto sull’autostrada A19. Il versante è instabile e non è l’ unico. C’è un rischio idrogeno grafico concreto. Ma il rischio zero non esiste in Italia”. Lo ha detto Fabrizio Curcio , capo della Protezione civile nazionale, presentando ai giornalisti a Palazzo d’Orleans, con il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, il commissario dei lavori Marco Guardabassi, la consegna dei lavori per la realizzazione della bretella autostradale sulla A19 PalermoCatania dopo il cedimento di due piloni. “Il rischio sul versante instabile esiste sempre ha spiegato Curcio ai giornalisti assistiamo a fenomeni intensi che nel momento in cui impattano in zone sensibili danno luogo ad azione di protezione civile. Il monitoraggio sulla zona è sempre attivo”. Poi ha voluto ribadire che è stato fatto “un gioco di squadra” e ringrazia “il ministro Graziano Delrio per l’attenzione che ha voluto dimostrare”. “Il gioco di squadra deve continuare, abbiamo messo in atto alcune azioni che hanno reso possibile la consegna dei lavori che avviene oggi. Noi ci assicuriamo l’onere di controllo e verifica. Confidiamo che le imprese che portano avanti i lavori collaborino”. Sulla consegna ribadisce: “Non ci innamoriamo delle date, è interesse comune di fare prima, in sicurezza. Se per qualche motivo ci mettiamo qualche giorno in più dei tre mesi previsti, lo valuteremo. Le gare appaltate hanno avuto contrazione dei tempi, ma sono stati fatti inviti a un certo numero di ditte. C’è stata un’azione di trasparenza, non solo fare in fretta e in sicurezza ma cercando di contemperare le norme sulla trasparenza”.
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