di Redazione

Palermo, 29 ott. “Presidente Crocetta, lei e’ astuto come una volpe, ma ha la paura di un coniglio. Si deve augurare che a fronte della sua rivoluzione a parole, i siciliani non facciano la rivoluzione con i fatti. E i siciliani sono stanchi di un governo immobile, che non sa decidere. Che si affida solo ai proclami”. Cosi’ il capo dell’opposizione, Nello Musumeci, proseguendo il suo intervento in aula per la mozione di sfiducia al Governatore Rosario Crocetta. “Con questa mozione dice ancora Musumeci noi abbiamo dato un minimo di speranza a chi spera che questo governo possa andare a casa. Sull’esito, certamente, non ci facciamo illusioni. Soltanto per un fatto di istinto di sopravvivenza: nessun tacchino si augura che il Natale venisse in anticipo, e tutti gli agnelli si augurano che la Pasqua venga cancellata dal calendario. Sappiamo però che quando Crocetta lascerà Palazzo d’Orleans, resteranno le macerie, che si aggiungeranno a quelle dei predecessori”. Poi Musumeci ricorda che anche le parti sociali “hanno criticato Crocetta” “La Cgil ha detto che la luna di miele con i siciliani è finita. C’è tanta sede di legalità in quest’isola. Ma c’è anche tanta fame”. Rivolgendosi ancora a Crocetta ribadisce che “la sua coraggiosa azione di denuncia del malaffare, della quale non ho difficoltà a darle atto, da sola non è bastata e non può bastare. La Sicilia chiede legalità e sviluppo. Chiede di essere normalizzata. E invece, lei ha pensato che l’unico male fosse le Province. E oggi non c’è ancora uno straccio di proposta in Commissione ed è inaccettabile la proposta sulle Città Metropolitana. Perché tanta improvvisazione, tanta fretta, tanta voglia di annunciare? Avete condannato al patibolo del sospetto dipendenti e funzionari. Alcuni di loro, persone perbene”. Poi un duto attacco alle nomine fatte da Crocetta in quasi un anno di governo: “Lei avrebbe dovuto fare la rivoluzione delle nomine, dando spazio al merito. In dieci mesi, cento nomine, tutte improntate al merito? Macché”. E ha iniziato a elencare i nomi delle nomine fatte da Crocetta. “Crocetta è uno stregone. Lei è capace di concedere un’amicizia con un mafioso, seppur per redimerlo. Ma anche di accusare un deputato incensurato, che con un presunto mafioso ha parlato al telefono”.
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