di Redazione

Palermo, 9 ago. Impugnate dal commissario dello Stato per la Regione siciliana diversi articoli della manovra ter, varata dall’Assemblea regionale siciliana, dopo un iter ‘tumultuoso’ all’alba dello scorso 1 ago. Il prefetto Carmelo Aronica, infatti, si è preso cinque giorni di tempo per analizzare il testo. La sua scure si è abbattuta sugli articoli 6, 8, 17, 22, 23, 47, 48, 49, 50, 51, 60, 61, 62, 63, 64, 65, 68, 69, 73, 74 e 75 del disegno di legge. Impugnato davanti alla Corte costituzionale anche il disegno di legge “Norme per la prevenzione delle patologie del cavo orale” e, limitatamente all’inciso “ovvero del rispettivo figlio” il disegno di legge “Benefici in favore dei testimoni di giustizia” approvati dall’Assemblea regionale siciliana nella seduta del 1 agosto 2014. “Nel provvedimento legislativo spiega Aronica sono contenute disposizioni del precedente ddl 670 dal titolo ‘Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2014. Legge di stabilità regionale’, oggetto di ricorso dinnanzi alla Corte Costituzionale in data 24 gennaio 2014, e altre già sottoposte al vaglio di codesta Corte con precedenti impugnative, nonché norme delle quali non è quantificato l’ammontare degli oneri ed individuate le relative risorse per farvi fronte non rinvenibili neppure nell’allegata relazione tecnica”.
© Riproduzione riservata