di Redazione

Vienna, 14 nov. Alla seconda tornata di colloqui sulla crisi in Siria i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite hanno raggiunto un accordo per approvare quanto prima al Palazzo di Vetro una risoluzione sul cessateilfuoco nel Paese mediorientale, ma non sul futuro di Bashar alAssad: lo ha riferito il segretario di Stato americano, John Kerry, al termine dell’incontro. ‘Abbiamo ancora divergenze su che cosa ne sara’ di lui’, ha spiegato nel corso di una conferenza stampa congiunta insieme all’omologo russo, Serghei Lavrov, e all’inviato speciale dell’Onu, il diplomatico italosvedese Staffan de Mistura. ‘Spettera’ al popolo siriano decidere’, ha ribadito Lavrov. Quanto alla tregua, Kerry ha precisato che non riguardera’ comunque ne’ lo Stato Islamico ne’ i qaedisti del Fronte alNusra, e neppure altri gruppi terroristici. Per il resto, il capo della diplomazia Usa ha confermato che si e’ deciso di ‘accelerare’ l’impegno per porre fine al conflitto, allestendo entro il 1 gennaio (‘Al piu’ tardi’, ha chiosato il ministro degli Esteri di Mosca) negoziati diretti tra il governo siriano e le forze di opposizione. Stabilire la composizione della delegazione di queste ultime, ha sottolineato al riguardo Lavrov, sara’ compito di de Mistura. Le tappe successive consisteranno nella formazione di un esecutivo di transizione entro sei mesi, e nella convocazione di nuove elezioni entro diciotto. .
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