Cultura
|
15/11/2009 23:53

Socrathe. Gil Scott Heron, Mario Biondi: If

Pagine inedite di musica nera

di Socrathe

Mario Biondi
Mario Biondi

<a href=Mario Biondi – Gil Scott Heron” width=”360″ style=”float: left; margin: 10pt 10px 10px 10pt” src=”http://img69.imageshack.us/img69/8343/mariobiondijillscotther.jpg” />

Gil Scott Heron, chi era costui. Padre spirituale del moderno hip hop, poeta, anarchico e rivoluzionario. Troppo riduttivo definire i confini della sua opera nel limite confuso di tre aggettivi qualificativi. È stato il primo rapper della storia, riuscì ad appaiare la sediziosa lirica dei suoi testi con il blues armonico di News Orleans tagliato rigorosamente a soul&funky newyorkese. Il tutto annaffiato da una buona bottiglia di Jazz, d’autore. Fusion, nella New York ribelle di fine anni 60 l’ingovernabilità dei soulmen timidamente s’affacciava in classifica. Basta così. Prima o poi scriverò la storia della Black Music, mi farò questo regalo, egoisticamente, per minorare il debito con la musica che amo. E Jill Scott Heron ci sarà. E ci sarà pure Mario, sì, Mario Biondi il principe normanno dall’anima nera, sì, il nostro Mario Biondi, l’imperatore del soul Made in Italy, ci sarà, certo che ci sarà, eccome se ci sarà. Il terzo capitolo del nuovo romanzo sonoro del crooner catanese – If – gira la boa delle 400.000 copie vendute in tutto il mondo in appena due settimane di programmazione radiofonica. Pagine inedite di musica nera, una cover da brividi blu -Winter in America di Jill Scott Heron-, melodie d’altri tempi che corrono giù dalle balze infocate dell’Etna e arrivano dritte al vostro cuore. E vi bruciano l’anima.

Mario Biondi, Extasy, per voi, solo per voi.

 

 

 

E adesso ditemi se Mario non merita la storia..


Socrathe