di Redazione

Nell’antichità greca e latina le Sibille erano vergini, giovani ma pensate talora come decrepite, che svolgevano attività mantica in stato di trance. Io, di attività mantiche so ben poco, in trance non sono mai caduto, non sono tanto giovane e neppure vergine, e manco decrepito a dire il vero. Che Varrone si sia scordato di me nell’elencare le sue dieci sibille?
Esercito la mia attività oracolare nei pressi di un antro, comunemente conosciuto come ” l’antrone “. Vaticino su foglie di piretta. A volte anche di cutugna.
Le mie ultime profezie:
Dal Vangelo secondo Drago
Pietro, detto Piero, l’apostolo della famiglia Torchi, che aspirava al regno ed alla successione, custode di tutte le verità, che s’era prodigato per il Maestro da sempre, reggendogli anche le bisacce, al grido di gioia dei fedeli -“Benedetto colui che viene nel nome di Drago! Osanna ad Orazio nel più alto dei cieli!– perdette i sensi e cadde privo di conoscenza al suolo. Nessuno si curò di lui.
–È il figlio dell’uomo; è tempo per me di farmi da parte e lasciare che egli faccia la mia volontà– E Orazio rispose alle parole del leader a stretto giro di Aramaico: – Fiat voluntas tua.

Orazio, dalla sua Scicli, uscirà fuori con un minimo di 6.000 fino ad un massimo di 8.000 voti. Fesserie? E per chi dovrebbero votare gli sciclitani? Per Ammatuna e Digiacomo del PD? Sindaci e tutori delle loro rispettive città? Ma chi li conosce, chi li ha mai visti per le strade del nostro paese, chi li ha mai sentiti spendere una sola parola per la nostra Scicli. E Scicli dovrebbe votarli? E per cosa, di grazia.
Orazio è il manifesto di un popolo che ha voglia di cambiare. Che vi piaccia o No. È un uomo politicamente scomodo. Scomodo tanto agli avversari, quanto agli invidiosi e ai “politicamente colti” dei suoi concittadini che non riescono a digerire e mal sopportano che un uomo semplice, perbene, un uomo dalla faccia pulita e dall’animo onesto, che non avrà mai letto in vita sua di Demostene o della Gran Contessa Matilde di Canossa, sia eletto ad Onorevole del Parlamento siciliano.
La via della Spana
appelli
vil chi lui segue, e solo
magnanimo colui
che sé schernendo o gli altri, astuto o folle,
De Cutugna
Mentre Piero Torchi a Modica saliva sul palco con Raffaele Lombardo, beccandosi i fischi di tutta una piazza, della piazza Matteotti, del suo popolo, della sua gente, di tutti quelli traditi dalla sua incosciente ambizione, il baffuto Peppe, a Scicli, tranciava giudizi e tracciava la rotta di Orazio: “Se Scicli risponde, noi faremo la nostra parte”. E mai pluraria maiestatis fu identificativo di un vero e scrosciante “io farò la mia parte”. Un Drago travolgente, impetuoso: “Insieme difenderemo la nostra città”, ha ricordato Peppe, nato a Scicli, in via Campanella, angolo corso Mazzini. Nessun freno, nessun capestro d’inibizione ad incoronare formalmente Orazio ad Onorevole della Regione Siciliana.
Questa
LEONTINI INNOCENZO 13.040
INCARDONA CARMELO 12.560
RAGUSA ORAZIO 12.286
Piazzati e doppiati, Digiacomo Pippo e Minardo Riccardo, rispettivamente al quarto e quinto posto.
A Modica il pronostico premia il cavallo di San Giorgio che uscirà dalla Chiesa il 23 Aprile.
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