di Redazione
Follia è andare al di là delle regole, follia è stare fuori dal gioco, giocando. La voce del Folle ha il candore infantile dell’innocenza, l’immunità delle maschere carnevalesche, l’indecenza del buffone di corte. Il Folle gode di una franchigia particolare, per questo può spingersi dove altri non possono andare. Questa follia parla di verità. E lo fa per bocca del matto del villaggio, dal quale «i principi ascoltano con piacere non solo il vero, ma anche evidenti insulti, tanto che la stessa frase che, proferita da un saggio, gli sarebbe costata la testa, detta da un folle, da un buffone, produce un eccezionale divertimento». È Follia, non è verità!
È l’elogio di un Folle, di un Matto che parla di Verità..
Socrathe
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