Cultura
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09/03/2010 09:46

Socrathe. Sabato è morta la Democrazia: il popolo Viola non ci sta!

Piazza Navona si tinge di viola, l'arbitro non ha fatto l'arbitro

di Redazione

PIAZZA NAVONA SI TINGE DI VIOLA, L’ARBITRO NON HA FATTO L’ARBITRO
Roma- Il popolo viola celebra il funerale del campionato di calcio di serie A sul solito lato sinistro, ospiti le solite bandiere e le solite sciarpe dei tifosi. Una posticipo-anticipo buio e triste quello giocato Sabato scorso sul green dell’Artemio Franchi di Firenze contro la Juve. La squadra di Prandelli è stata «violentata dall’arbitro», «da questo vergognoso modo d’interpretare il fuorigioco», «dal diritto sacrosanto alla massima punizione pugnalato a morte». Questo dice la fetta di piazza che protesta da tre giorni a  Piazza Navona, ma non lo dice con astio né urlando volgarità. «E’ un risultato che penalizza la libertà di giocare una partita di calcio, contro la Juve, ad armi pari» più che per il gol di Diego in netto fuorigioco, il Popolo Viola contesta il fallo di Chiellini che “si disinteressa della palla e va su Keirrison, ed è un fallo clamoroso!!!“. Lo stile non è quello rabbioso di Di Pietro né barricadero da vecchi estremisti di sinistra, con la molotov nascosta nella bisaccia. E’ una rabbia controllata, educata e forse anche politica, che cita le norme della Carta Democratica del Calcio e che ricorda la denuncia dei tanti contro il potere arrogante di uno, Luciano Moggi, e si sente un po’ come una Libertà legata non al diritto naturale ma un fischietto, prigioniera di un potere prevaricatore. Quello della Juve!

 

Popolo Viola

©Socrathe
si ringrazia Repubblica e Ultimenotizie per la cronaca degli eventi narrati