di Redazione

Scicli – Un sopralluogo a metà. Il comandante della polizia municipale di Scicli, Franco Nifosì, stamani era assente per malattia improvvisa, e poichè non può delegare per legge nessuno alla custodia di casa Giglio, che la Procura gli ha affidato, il sopralluogo odierno si è limitato all’area esterna.
“Attendiamo altri avvisi di garanzia”, ha annunciato l’avv. Enzo Trantino, legale della famiglia di Giuseppe Brafa, sbranato dai cani il 15 marzo scorso. Pare siano tre e riguarderanno cariche politico-istituzionali.
Trantino si è detto colpito dal metodo con cui i cani hanno sbranato il bambino, azzannandolo e conducendolo lungo un cunicolo di sei, sette metri nel punto in cui oggi campeggia un mazzo di fiori pietosi.
Il sopralluogo, cui per conto della Procura hanno partecipato gli agenti di polizia giudiziaria, insieme all’avvocato Francesco Riccotti, che difende le ragioni di Virgilio Giglio, e gli avv. Trantino e Maltese, di parte civile, è stato rinviato a data da destinarsi, quando potrà essere presente il custode giudiziale, il comandante della polizia municipale di Scicli, Franco Nifosì.
Al sopralluogo, hanno partecipato i carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia di Modica, sotto le direttive del tenente Muscatello, delegati dal procuratore della Repubblica di Modica, Domenico Platania.
Il sostituto procuratore, Maria Mocciaro, è in ferie.
I carabinieri hanno effettuato riprese filmate, audio e video, dell’intera zona dove i cani hanno aggredito il bambino e la ragazza tedesca.
Oggi, nel luogo della tragedia, si era sparsa insistente la voce di un avviso notificato al sindaco di Scicli che lo stesso ha prontamente smentito, come del resto hanno fatto i suoi legali, gli avvocati Bartolo Iacono e Raffaele Rossino.
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