Questione di rumore
di Redazione


Ragusa – Il tempo passa e le mode cambiano, e i lunghi pomeriggi estivi sulle spiagge del litorale ibleo non sono più accompagnati dal “tam tam” cadenzato della pallina da tennis che rimbalza sui tamburelli. Il gioco più amato da tutte le generazioni oggi cambia look: i tamburelli vanno in pensione cedendo il posto a racchettoni meno rumorosi.
La cosa però lascia insoddisfatti i più appassionati che non intendono adeguarsi a questa nuova versione. L’utilizzo dei racchettoni, infatti, rende meno avvincente la sfida. Sarà perché la pallina è più leggera o perché l’impugnatura del nuovo strumento di gioco ha una forma differente, sarà perché manca l’accompagnamento sonoro, fatto sta che non è la stessa cosa. Non tutti però pensano sia solo una questione di cambio delle mode, sono in molti a sostenere che la sostituzione del tamburello con il racchettone sia solo un escamotage per aggirare l’attuale ordinanza imposta dal Comune in merito alla fruizione delle spiagge Bandiera Blu di Marina di Ragusa durante il trimestre estivo: “E’ vietato praticare giochi (ad esempio il gioco del pallone, tennis da spiaggia, palla a volo, basket, bocce, tamburelli ecc.) che per le loro caratteristiche possano provocare molestia o danni fisici ai bagnanti”.
I racchettoni infatti, a differenza dei tamburelli, essendo costituiti da materiale impermeabile come la vetroresina o il carbonio e utilizzando una pallina in plastica possono essere adoperati anche in acqua, dove non ci sono divieti. A non cambiare è invece lo scopo del gioco basato interamente sull’abilità dei contendenti, nel riuscire in coppia, a fare il più alto numero di scambi e palleggi. Ore e ore sotto il sole per abbronzarsi e divertirsi insieme. Il divieto però non sempre viene rispettato e c’è chi aspetta il tardo pomeriggio e lo svuotarsi della spiaggia per tirar fuori dallo zaino il tamburello e giocare fino al tramonto stando attenti all’occhio vigile della polizia municipale per evitare multe salate.
Va ricordato che questo passatempo estivo di origini tipicamente italiane è divenuto uno sport riconosciuto per il quale esistono rigide regole con un’apposita Federazione, la F.I.P.T., e regolari campionati di varie categorie. Pionieri in provincia di Ragusa i fratelli Ottaviano che sin dalla metà degli anni ‘70 organizzavano tornei estivi sulla spiaggia di Cava D’aliga. Il “Tambeach” degli Ottaviano ha costituito per quasi un trentennio la disciplina estiva di più alto livello praticata lungo tutto il litorale ibleo. Un torneo che vedeva in lizza tutte le frazioni balneari, da Scoglitti a Pozzallo e a cui faceva seguito una finale provinciale. Ora i tempi sono cambiati ma la speranza è che questo sport non vada perso e che si continui a praticare magari in spiagge appositamente attrezzate.
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