Attualità
|
22/07/2020 16:08

Spiaggia per cani a Palermo? Arriva lo stop della burocrazia

di Redazione

Spiaggia per cani a Palermo? Arriva lo stop della burocrazia
Spiaggia per cani a Palermo? Arriva lo stop della burocrazia

PALERMO, 22 LUG Una spiaggia per cani, la prima a
Palermo, in cui far lavorare persone condannate a pene lievi per
favorirne l’impiego in attività di utilità sociale. E’ l’idea di
un gruppo di cittadini che da due anni combattono con la
burocrazia comunale e regionale per realizzare un progetto dai
tanti risvolti.
   
L’idea è piaciuta alla Lega del cane di Palermo che già gestisce
il canile della Favorita e che ha stipulato una convenzione con
il Tribunale di Palermo e l’Uepe, Ufficio esecuzione penale
esterna, che prevede proprio l’impiego volontario di condannati
a pene lievi in attività di utilità sociali alternative alla
pena.
   
Il progetto sarebbe una boccata d’ossigeno per i tanti
proprietari di cani della città che rischiano multe salate se
portano i loro animali in spiaggia.
   
L’idea sembrava avviata verso una conclusione positiva, finchè
non ci si è messa in mezzo la burocrazia. Il tavolo tecnico
convocato dal Comune di Palermo attraverso un pool di esperti,
tecnici, addestratori, amministratori comunali, aveva pensato a
una soluzione. L’idea era sfruttare un’area libera, prima
gestita dall’Aeronautica, che si trova nella zona dell’Addaura.
   
Lo spazio sarebbe stato destinato per 3040 giorni ai cani e ai
loro padroni senza esborsi da parte del Comune. A montare le
strutture rimovibili necessarie, a pulire la zona e a curarsi
della manutenzione sarebbero stati i volontari. A carico
dell’amministrazione ci sarebbe stato solo il costo dell’utenza
relativa al consumo dell’acqua. L’area inoltre sarebbe stata
usata allo scopo solo per alcune ore al giorno e volontari
avrebbero curato la pulizia dello spazio.
   
Un’idea già realizzata in altre città siciliane come Messina e
Catania ora ferma all’assessorato regionale al Territorio. Dalla
Regione infatti è arrivato il no all’uso del tratto di costa
individuato e il suggerimento a cambiare zona. Peccato che nelle
aree indicate ci sia il divieto di balneazione. (ANSA).