Appuntamenti
|
19/02/2010 15:03

Stasera il Fellini di Mauro Aprile Zanetti a Torino

A Torino, all’insegna degli Anni della Dolce Vita

di Redazione

A cinquant’anni dalla prima proiezione pubblica (3 febbraio 1960) del capolavoro di Fellini, considerato unanimemente un cult, gli appassionati di cinema avranno l’occasione di partecipare, venerdì prossimo, 19 febbraio (ore 20,30), ad una serata di incontro e confronto sul film, curata da Maurizio Fedele per l’Associazione Museo Nazionale del Cinema, che prosegue nel dialogo tra presente e passato in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino.

Durante la serata saranno presentati due recenti libri su Federico Fellini e La dolce vita: “La natura morta de La dolce vita. Un misterioso Morandi nella rete dello sguardo di Fellini” di Mauro Aprile Zanetti e “Federico Fellini. La dolce vita” di Antonio Costa, a cui seguirà la proiezione, per la prima volta a Torino, del documentario “Federico il grande” di Gianni Volpi e Goffredo Fofi.

Gli autori, presenti all’iniziativa, si confronteranno in una tavola rotonda con alcune personalità della cultura torinese, tra cui Guido Curto (direttore Accademia Albertina) e Gianpaolo Caprettini (docente di Semiologia del cinema e della televisione all’Università degli Studi di Torino). La serata, a cura della Bibliomediateca Mario Gromo del Museo Nazionale del Cinema in collaborazione con l’Associazione Museo Nazionale del Cinema, si svolge in concomitanza con l’allestimento della mostra “Gli anni della Dolce Vita” recentemente inaugurata alla Mole Antonelliana.

Nel suo “La natura morta de La dolce vita. Un misterioso Morandi nella rete dello sguardo di Fellini” (Bloc-notes Edition, New York City 2008), Mauro Aprile Zanetti, giovane scrittore e filmmaker che vive e lavora tra Milano e New York, rivela, attraverso un saggio-narrattivo interdisciplinare, “l’esile e monumentale presenza” nel film di una natura morta di Giorgio Morandi. Questo elemento, finora praticamente ignorato dal grande pubblico e dalla critica cinematografica ufficiale, appare all’interno di una delle più complesse e belle sequenze del film, paradossalmente anche la meno ricordata: il salotto intellettuale di Steiner. Il libro è scritto con parole dipinte, animate dalle illustrazioni originali del pittore e graphic designer Piero Roccasalvo.

Antonio Costa, docente alla Facoltà di Design e Arti di Venezia, nella sua monografia “Federico Fellini. La dolce vita” (collana Universale Film Lindau) lascia invece sullo sfondo tutto quanto accompagna ogni anniversario ed entra nel merito del film in quanto tale: ne studia la struttura, si occupa della composizione delle sequenze, analizza i personaggi, discute le tematiche e definisce la mappa delle straordinarie invenzioni di Fellini. Conclude il libro una nutrita antologia di scritti su La dolce vita, scelti per lo più tra quelli di famosi scrittori quali Pasolini, Fortini, Arbasino, Montanelli, Simenon, Vittorini e Le Clézio. Il volume è arricchito da un importante corredo fotografico.

Il film “Federico il grande” di Gianni Volpi e Goffredo Fofi si apre al mondo felliniano attraverso le esperienze e le opinioni di tredici registi americani (Woody Allen, Robert Altman, Sidney Lumet, Paul Mazursky, John Frankenheimer, Jim Jarmush, Spike Lee, John Landis, Oliver Stone), o attivi negli States (Milos Forman, Adrian Lyne, Costa Gavras, Louis Malle), che raccontano il loro incontro personale, quasi sempre eccentrico, con Federico Fellini. Spiegano le ragioni del proprio interesse per il suo cinema, illustrano il film preferito, istituiscono rapporti con il modo di produzione americano e ci aiutano, così, a penetrare l’opera di uno dei grandi artisti, non del Cinema ma dell’Arte del secolo.