In carcere un 46 enne di Avola
di Saro Cannizzaro


Modica – Aveva stuprato tra le mura domestiche l’ex moglie, a Ispica. E’ stato condannato dal Gup del Tribunale di Modica, Lucia De Bernardin, a quattro anni di carcere e ottomila euro di risarcimento danni da liquidare alla donna, costituitasi parte civile tramite gli avvocati Ignazio Galfo e Milena Iacono, il pregiudicato di Avola, S.L.G., 46 anni, che era patrocinato dagli avvocati Giovanni Favaccio e Salvatore Giurdanella. L’uomo era stato arrestato lo scorso mese di maggio su ordine di custodia cautelare in carcere, spiccato dal Tribunale di Modica per violenza sessuale, lesioni personali aggravate, danneggiamento e minacce nei confronti dell’ex moglie. I fatti risalgono al due maggio quando, pregiudicato si era introdotto all’interno dell’abitazione della vittima ad Ispica e, dopo aver atteso la partenza di un ospite, si era scagliato contro la donna abusandone sessualmente. Al fine di completare il rapporto sessuale ed evitare che la malcapitata potesse chiedere aiuto, l’uomo l’aveva anche picchiata con schiaffi e pugni, procuratole lesioni. Dopo la consumazione dell’efferata violenza, per costringerla a desistere dal denunciare l’accaduto, l’uomo aveva minacciato di seguirla per le strade di Ispica ed eventualmente anche uccisa se fosse uscita di casa. Dopo alcuni giorni, il pregiudicato si era presentato sotto l’abitazione dell’ ex congiunta, ingiuriandola e minacciandola ancora. Il quarantaseienne aveva anche danneggiato la porta d’ingresso dell’abitazione della vittima utilizzando del collante per rendere disagevole l’apertura con lo scopo di impedirne l’uscita. Nonostante l’intervento dei Carabinieri, chiamati in soccorso dalla vittima, l’imputato non aveva desistito dal tenere tale condotta e profferendo ulteriori frasi ed epiteti gravissimi.
I militari della Stazione di Ispica, al fine di accertare l’esatta dinamica dei reati perpetrati, avevano avviato immediatamente approfonditi accertamenti. Il pubblico ministero Francesco Puleio aveva chiesto otto anni di carcere. L’imputato è rinchiuso nel carcere di Siracusa.
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