di Redazione
In piazza Duomo è stata già montata la grande altalena sulla quale dondola il grande pagliaccio di cartapesta, alto 12 metri, che sarà uno dei simboli di “Acireale, arte e folklore: Il più bel Carnevale di Sicilia d’estate” che apre i battenti oggi e che per due giorni trasformerà la città barocca.
Opera dei pupi, artigianato ed estemporanee d’arte, degustazione dei prodotti tipici, sfilata dei carretti siciliani e dei gruppi folk e, a sera, la retrospettiva de “Il più Bel Carnevale di Sicilia”, cioè quello di Acireale.
L’iniziativa, che chiude i battenti domani, è stata inclusa nel Cartellone Eventi Unesco del Distretto Culturale del SudEst.
“I dieci comuni che fanno parte del Distretto del SudEst iniziano a camminare insieme –spiega l’assessore Regionale ai Beni Culturali, Lino Leanza-. Per la prima volta, infatti, è stato varato un calendario di eventi comuni che porterà in giro per il distretto barocco spettacoli di qualità, in grado di soddisfare i residenti e di fornire un valore aggiunto ai visitatori. Un vero motore propulsivo”.
Tra i protagonisti di questo singolare Carnevale estivo, le opere d’arte luccicanti e scintillanti, colorate e maestose, in cartapesta ed infiorati: i carri, forgiati con passione e amore dai mastri carristi acesi.
Sfileranno in parata notturna cinque carri allegorico grotteschi e tre carri infiorati, soggetti acclamati nell’edizione 2007 de “Il più Bel Carnevale di Sicilia”.
In ossequio al gemellaggio con il Carnevale di Viareggio, inoltre, in piazza Duomo visitatori e turisti potranno ammirare la gigantesca “Altalena” in cartapesta, opera del cantiere “Massimo Breschi” e pezzo centrale di uno dei grandi carri del “Carnevale d’Italia e d’Europa” di Viareggio.
“Il varo del primo cartellone unico del “Distretto Culturale del SudEst” è un dato assolutamente innovativo nel panorama culturale ed istituzionale di Sicilia –dichiara il presidente del Distretto Culturale del SudEst, il sindaco di Modica Piero Torchi-.
Rappresenta infatti non solo il primo atto concreto di programmazione unitaria nella nostra Isola, ma è anche la chiara ed inequivocabile dimostrazione della capacità di una nuova classe dirigente di superare antichi steccati d’appartenenza politica ed ideologica, di abbattere anacronistiche logiche campanilistiche, ma soprattutto la capacità di superare i rigidi steccati dei confini amministrativi, per aggregare Città diverse per collocazione provinciale, ma unite da origini storiche e culturali comuni, oltre che da una visione convergente del proprio piano di sviluppo e delle opportunità di crescita e promozione”.
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