di Redazione
Pippo Digiacomo e Venerina Padua possono tirare un sospiro di sollievo. Dopo un lungo periodo trascorso a gettare acqua sugli incendi che ogni giorno divampavano all’interno di Ds e Margherita, possono finalmente guardare con serenità alle prospettive del Partito democratico.
Alle 19, a Poggio del Sole, tengono a battesimo il comitato promotore provinciale del nuovo soggetto politico. E, con un gesto di grande apertura, hanno deciso ieri di accogliere tutte le istanze provenienti dalla società civile. Il comitato doveva essere composto per un terzo dai Ds, per un terzo dalla Margherita e per la rimanente parte da soggetti provenienti dalla società civile. Proprio dalle aree esterne ai partiti, ma sempre vicine alla politica, sono pervenute un numero di proposte che ha sorpreso un po’ tutti. Alla fine sono state accolte le circa quaranta proposte provenienti dalle realtà esterne ai partiti. In questo modo Ragusa sarà l’unica realtà nella quale Ds e Margherita avranno, insieme, solo il 50 per cento di presenze nel comitato promotore. I componenti di questo organismo restano quindi quelli che abbiamo anticipato nell’edizione di ieri.
«Sono molto contenta di questa soluzione perché – ha commentato il presidente della Margherita Venerina Padua – ci consente una grande apertura verso quei mondi vitali che bussano alle porte del Partito democratico. Sono convinta che oggi avvieremo un entusiasmante lavoro per la costruzione del nuovo partito e per l’elaborazione di un progetto politico rispondente alle aspettative di riforme e di rinnovamento emergenti nella società e nel Paese».
Anche il segretario dei Ds è sicuro che il Partito democratico navigherà con il vento in poppa: «L’altra sera – ricorda – a Modica c’erano 3-400 persone a una manifestazione organizzata in modo quasi casereccio. È la conferma di come la gente attenda la nascita del Partito democratico. Spetta a noi non deludere queste aspettative e, a volte, basterebbe restare zitti per evitare di disperdere questo entusiasmo».
Rispetto a Venerina Padua, che è riuscita a risolvere i problemi interni al suo partito, Digiacomo ha ancora da sanare la ferita apertasi a Ragusa con l’allontanamento volontario dal partito di Paolo Roccuzzo e Riccardo Schininà e di una parte dell’ex area Fassino. Digiacomo spera che stasera, a Poggio del Sole, ci siano anche loro: «Se il Partito democratico – scrive in una lettera aperta – si apre a tutte le forze della società civile e le accoglie a braccia aperte, figurarsi se non accoglie a braccia aperte compagni che non si sono sentiti di uscire fuori dai Ds e dal Pd. Tradotto in soldoni, tutto ciò si chiama apertura, unità, lealtà: basta far propri questi concetti e tutto il percorso viene in discesa. Per cui il recupero secondo me è possibilissimo: basta accettare – auspica Digiacomo – quei principi di cui si parlava prima. Li ripeto: apertura, unità, lealtà. Vere autostrade della politica».
Stasera a Poggio del Sole non sarà una passerella. Sono previsti degli interventi programmati ma ci sarà ampio spazio alle proposte e ai suggerimenti provenienti dai giovani, dalle donne, da tutte quelle realtà che sinora la politica e il centrosinistra hanno tenuto ai margini del dibattito. Seguirà la presentazione dei circa 80 componenti del comitato promotore che avrà il compito di proiettare Ds e Margherita nel Partito democratico. Per il centrosinistra ragusano si tratta di una delle ultime carte rimaste per recuperare quella credibilità che gli elettori non gli riconoscono più.
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