di Redazione
Una Guardia Medica da chiudere, altre due, tra qualche tempo, che seguiranno la stessa sorte. Il budget delle guardie mediche turistiche ridotto della metà. Un bilancio disastroso. Che avrebbe potuto essere ancora più grave a sentire il direttore sanitario della Ausl 7, Piero Bonomo.
“Fino allo scorso anno di questi tempi – afferma – la provincia di Ragusa rischiava di perdere sette guardie mediche. Abbiamo cercato di difendere con le mani e con i denti quello che il nostro territorio possiede. Anche perché, – conclude Bonomo – a sostegno della nostra operatività, sono i numeri a parlare”.
E si tratta di numeri assolutamente positivi. Numeri che evidenziano come l’azienda sanitaria provinciale sia in grado di spendere tutte le risorse economiche che la Regione destina senza un solo debito di euro.
“Tutto questo, però – continua ancora Bonomo, sfogandosi a denti stretti a margine di una intervista sulla campagna per la prevenzione dei melanomi – non ci ha salvato da una riduzione del numero delle guardie mediche. Perché dobbiamo essere penalizzati anche noi, al pari di Catania o Palermo, quando i nostri conti sono a posto?”
Un interrogativo pesante come un macigno. Ma è niente rispetto all’altro che, da qualche giorno, assilla lo stesso Bonomo. “Oggi – ammette il direttore sanitario dell’Ausl 7 – i rappresentanti delle istituzioni sono tutti presenti, fanno quadrato per il territorio. Ma dov’erano un anno fa circa quando queste decisioni sono state prese, quando erano stati convocati i tavoli tecnici a cui i rappresentanti della Provincia e dei Comuni avrebbero dovuto partecipare per cercare di difendere la posizione? Vuole sapere che cosa è accaduto? Che mi sono presentato io, completamente da solo, accompagnato da faldoni di carte, dinanzi ad un fuoco di schieramento che prospettava il peggio per la nostra azienda sanitaria. Ho cercato di salvare il salvabile. Certo, – afferma Bonomo – meglio di quello che ci era stato prospettato anche se qualche riduzione siamo stati costretti ad operararla”.
Bonomo, poi, lancia un monito per il prossimo futuro. “Questo – aggiunge – è solo l’inizio. Se, tutto sommato, per la vicenda delle guardie mediche siamo stati in grado di parare il colpo, nel senso che, nonostante le riduzioni, cercheremo comunque di assicurare un servizio all’altezza della situazione, lo stesso non si può dire se interventi verranno fatti per comprimere ulteriormente i posti letto di cui la provincia dispone. Da questo punto di vista siamo davvero al limite. Non possiamo permetterci di perdere un solo posto letto. Altrimenti, – afferma Bonomo – sì che comincerebbe un vero terremoto sanitario per il nostro comprensorio”.
Telenova
© Riproduzione riservata