di Redazione
Ticket per i servizi. E’ la nuova frontiera che i si sta ponendo a Scicli da quando le casse del Comune non sono più in grado di sostenere i costi di servizi che in passato venivano erogati gratuitamente. Due esempi: l’assistenza domiciliare agli anziani e l’apertura di chiese e palazzi. Accade che per l’assistenza domiciliare, dopo i tagli dell’ultimo bilancio di previsione, ci sia stata una sostanziale riduzione del servizio e che l’amministrazione stia pensando di istituire un ticket progressivo, direttamente proporzionale alle fasce di reddito. Altro ticket per i beni culturali. La chiesa di Santa Teresa sarà visitabile dietro il pagamento di un ticket di un euro. E’ la naturale evoluzione dei servizi in un contesto in cui l’intervento privato, degli utenti, e di cooperative affidatarie dei servizi, è imprescindibile. E’ questo il caso della cooperativa L’isola, che prenderà in gestione Santa Teresa e che da un anno ha sperimentato l’esposizione permanente di abiti d’epoca nei locali dell’Opera Pia Carpentieri. La cooperativa paga un costo d’affitto abbastanza sostenuto per quei locali, e chiede in cambio, ai visitatori della mostra, il pagamento di un ticket di un euro. Il pubblico ha risposto. Vuol dire che anche negli utenti c’è una diversa consapevolezza del costo dei servizi e dell’importanza di una partecipazione al mantenimento in vita degli stessi. Anche se questo nuovo approccio fa storcere il naso a quanti vogliono tutto e gratis.
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