di Redazione

Roma, 10 gen. Nelle prime contrattazioni lo spread tra Btp e Bund e’ a quota 163 dopo aver chiuso ieri a 162 punti, con il rendimento all’1,92%. Il differenziale tra Bonos e Bund si attesta a 120 punti con un tasso dell’1,5%. Sull’Italia pesa il fattore Dbrs, l’agenzia canadese che venerdi’ rendera’ noto il suo giudizio sul nostro rating sovrano. Dbrs e’ l’unica delle quattro grandi agenzie internazionali a mantenere sopra la tripla B il suo giudizio sull’Italia. In caso di downgrade la Bce potrebbe essere costretta a raddoppiare l’haircut sul valore dei titoli dati in garanzia dalle banche sui prestiti ricevuti. L’haicut e’ il valore di mercato che viene sottratto a un asset quando e’ usato come collaterale a garanzia sui prestiti. In generale i titoli del debito pubblico hanno un haircut abbastanza basso essendo considerati piu’ sicuri dei titoli azionari. La Bce calcola la rischiosita di un asset in base al rating piu’ alto assegnato dalle 4 principale agenzie che, nel caso del’Italia, e’ quello di Dbrs. Le banche italiane hanno almeno 400 miliardi di euro di titoli di stato in pancia, il cui valore come collaterale da usare per ricevere liquidita’ dalla Bce potrebbe scendere in caso di downgrade. .
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