Per interruzione di pubblico servizio
di Gabriele Giannone


Ragusa – Interruzione di pubblico servizio e false attestazioni in concorso. E’ l’ipotesi di reato contestata dalla procura di Ragusa al manager dell’Asp di Ragusa Maurizio Aricò. Aricò, che è manager fino a mezzanotte di oggi, in attesa del subentro, domani, del commissario Lucio Ficarra, sarebbe accusato di aver chiuso reparti dell’ospedale Civile in vista della apertura, mai avvenuta, del nuovo ospedale.
La conferma arriva da fonti vicine alla Procura. Oltre ad Aricò è indagato anche il capo dell’ufficio tecnico dell’azienda Sanitaria. L’indagine ha permesso di verificare come non tutto sia filato liscio nei collaudi degli impianti di climatizzazione e antincendio. Sarebbero emerse attestazioni di regolarità non congrue rispetto alla fretta di procedere all’inaugurazione del nuovo ospedale.
Ragusanews in queste settimane ha rendicontato ai propri lettori l’evoluzione della vicenda giudiziaria, pur nel negazionismo di altri player dell’informazione locale.
La nomina dei tre consulenti tecnici da parte della Procura ha permesso di verificare le anomalie e le incongruenze negli impianti di climatizzazione e antincendio.
La Procura ha voluto significare che un nuovo ospedale si apre se è pronto e perfettamente efficiente.
Come si ricorderà il nuovo ospedale doveva essere inaugurato il 26 giugno scorso alla presenza del presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta; il trasferimento dei pazienti è stato bloccato anche alla luce dell’inchiesta della Procura sugli impianti termici, elettrici e antincendio.
L’avviso di garanzia ad Aricò arriva dopo che il manager è stato trasferito dalla Giunta regionale all’Ospedale ‘Cervello’ di Ragusa come commissario straordinario, anche se la sua nomina è stata slittata di 45 giorni proprio per procedere all’apertura del nuovo ospedale. Ma il sequestro delle sale operatorie e l’avviso di garanzia allo stesso manager finiranno per allungare inevitabilmente i tempi di apertura del nuovo ospedale.
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