di Redazione

PALERMO, 6 APR Tre operai sono saliti su una gru
nel porto di Palermo, chiedono garanzie sulla loro posizione. La
Digos sta cercando di convincerli a scendere. Si tratta di
Gioacchino Napoli, Giovanni Giuliano e Antonino Buccafusca: gli
operai hanno firmato un contratto di mobilità dopo essere
transitati, qualche anno fa, dalla ditta Tcp all’azienda
PortItalia in amministrazione giudiziaria, ma da un anno non
percepiscono più l’assegno. “Durante questo passaggio spiega
Napoli al telefono abbiamo ottenuto la garanzia della
continuità lavorativa, quindi quando abbiamo firmato per la
mobilità eravamo tranquilli. Ma dopo 14 mesi, l’Inps ha sospeso
i pagamenti. A quanto pare PortItalia avrebbe sostenuto che in
realtà eravamo stati licenziati dalla Tcp e riassunti, quindi
mancherebbe la continuità”. L’operaio, ha 65 anni, è disperato.
“Da un anno non porto a casa il pane afferma Non so chi
abbia commesso errori: o rientro al lavoro o si risolve il
problema. Basta promesse, da qui non scendo, mi butto giù”.
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