Chi viene e chi va
di Michelangelo Barbagallo

Ragusa – La Panther è tornata ad operare in contrada Maltempo, sulla Ragusa- Chiaramonte Gulfi.
Ma è un ritorno per un addio a quello che è stato il pozzo Nobile 1.
Da qualche giorno a questa parte i tecnici stanno operando con le attrezzature necessarie per andare a sviluppare non più le operazioni di trivellazione, ma, questa volta, di chiusura del pozzo.
Attività che si conduce più o meno con lo stesso tipo di attrezzatura delle perforazioni ma che servirà invece a mettere dei tappi di cemento lungo il canale che era stato realizzato per cercare gas.
In questi tempi di trivellazioni in aperta campagna, ancorché autorizzate dalla Regione, il nuovo intervento della Panther aveva suscitato l’attenzione di quanti transitano lungo l’arteria stradale n. 90. Per la società americana non c’è nessun che rilascia dichiarazioni ufficiali ma se si va al cantiere dove si sta operando chi ti accoglie lo fa con un sorriso. A ben guardare dietro quel sorriso c’è una faccia tirata.
C’è amarezza perché il pozzo è destinato a chiudere e una trentina di lavoratori (con dietro le loro famiglie) dovranno andare a casa.
Attualmente al lavoro ci sono una quindicina di persone, tra tecnici specializzati, tutti rigorosamente in tuta rossa e elmo protettivo bianco, e poi gli amministrativi e i responsabili della sicurezza del cantiere.
Il pozzo di Nobile 1 sarà chiuso e i luoghi saranno ripristinati con la vegetazione esistente. Allo stesso modo di come è stato fatto a meno di un km di distanza, al pozzo Eureka 1, dove adesso è davvero difficile capire quale sia stata l’area su cui si è intervenuti. Il pozzo viene chiuso perché ritenuto improduttivo ma ancora una volta viene assicurato che se fosse stato produttivo, dopo le trivellazioni, ci sarebbe stato al massimo un gabbiotto e non una trivella “a testa d’asino” come quelle che furono installate nel territorio ibleo negli anni d’oro del petrolio.
Un addio per il pozzo Nobile 1, un arrivederci per la provincia di Ragusa. Perché la permanenza futura della Panther, che finora ha già investito quasi 40 milioni di euro, si gioca adesso tutta su Gallo Sud, sempre nel Comune di Ragusa, l’area su cui è stato già realizzato un basamento in cemento per far transitare i mezzi per le eventuali perforazioni.
Si è infatti ancora in attesa, a dieci mesi dall’udienza di merito, della sentenza del Cga a cui la società si è rivolta dopo lo stop imposto dal Tar a cui aveva fatto ricorso il Comune di Vittoria ritenendo che le ricerche di idrocarburi avrebbero potuto danneggiare una sorgente d’acqua.
La vicenda è dunque ancora aperta e la Panther attende con moderata fiducia la sentenza del Cga.
Intanto, su l’altro versante delle trivellazioni, ieri si sono materialmente bloccati i lavori a Tresauro 1 dopo lo stop richiesto dalla Soprintendenza alla luce dell’adozione del piano paesistico da parte della Regione. Dopo il telegramma inviato dalla Soprintendenza, l’Enimed ha fermato gli interventi che stavano prevedendo, attraverso l’impiego di tre ruspe, l’allargamento del basamento per nuove ricerche.
Probabilmente già oggi si potrebbe avere un incontro tra i responsabili della Enimed che stanno curando il pozzo Tresauro 1 e i vertici della Soprintendenza.
A Cammarana, invece, si prosegue e a breve non si esclude un nuovo intervento da parte di alcuni movimenti, tra cui il comitato Tutela Terre d’Oriente.
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