di Saro Cannizzaro


Scicli – Prosecuzione di reato. La Capitaneria di Porto di Pozzallo ha anche quest’anno segnalato alla Procura della Repubblica di Modica i dirigenti del Comune di Scicli e, comunque, quei funzionari che si occupano del depuratore per i danni provocati all’ambiente.
Un provvedimento ufficializzato dal capitano Ferruccio Grassìa, caposervizio del Demanio e Ambiente della Capitaneria, a seguito dei controlli effettuati in queste settimane che hanno confermato per l’ennesima volta lo stato di inadempienza dell’ente civico sciclitano sul fronte degli impianti di depurazione delle acque reflue che, spesso, creano problemi in mare come sta accadendo in questi giorni.
“A Sampieri -spiega Grassìa – c’è un sistema troppo-pieno inadeguato che periodicamente si attiva con conseguenze immaginabili. Ci sono responsabilità da parte del Comune di Scicli. Dal 2004, ogni anno, presentiamo notizia di reato a carico degli uffici e dei soggetti che gestiscono i depuratori ma non si fa nulla per migliorare la situazione”.
Ogni anno, ed anche in questi giorni, avviene lo sversamento dalla condotta del troppo-pieno e così la Capitaneria di Porto, e le forze dell’ordine in genere, vengono assaliti da segnalazioni che arrivano da cittadini, bagnanti che notano lunghe scie giallastre in mare, le cui composizioni spesso arrivato sino al bagnasciuga.
“Abbiamo effettuato anche stavolta -spiega l’ufficiale – una ricognizione con un consulente tecnico della Procura della Repubblica su tutto il tratto di costa ed è stato constatato un presunto sistema sottodimensionato della depurazione sciclitana”. I periti di parte sostengono, invece, che non c’è sottodimensionamento. Resta il fatto che fino a buona parte del mese di giugno ed a partire da metà settembre non si registrano problemi mentre nei mesi estivi di punta si verifica lo sversamento dei reflui.
Nella foto, la vasca di rilancio e il front office delle docce a Sampieri
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