Attualità
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27/02/2010 14:08

Turismo alla BIT. Lombardo tocca con mano lo spreco siciliano

La fiera dei politici

di Redazione

Raffaele Lombardo, presidente della Regione Siciliana, ci ha sorpreso la sua dichiarazione al suo rientro da Milano dove ha partecipato alla BIT, borsa internazionale del turismo, dove la regione ha partecipato con un suo stand.
Lombardo, primo presidente della regione che afferma con durezza ciò, ha detto chiaramente che  così non va, si spreca solo denaro senza alcun ritorno per la Sicilia. In sostanza, Lombardo ha detto chiaramente che bisogna cambiare ed iniziare a fare seriamente promozione turistica a livello regionale e non affidata ai singoli amministratori, ma soprattutto, bisogna trovare alternative di promozione perché la BIT in definitiva, non porta nulla alla Sicilia.
Come non dargli torto. E’ da tempo che noi scriviamo che le gite alle fiere, anche quelle dell’agroalimentare, sono solo un passatempo per politici, amministratori e burocrati regionali, provinciali e comunali.
La promozione va fatta ma non deve essere motivo di business per agenzie “altamente” specializzate che in occasioni come fiere e missioni internazionali fanno affari d’oro con i soldi della Regione Siciliana.
Certo che le dichiarazioni di Strano, assessore al Turismo, stonano non poco con quelle di Lombardo.
“Il presidente Lombardo ha ragione – ha chiosato Strano – forse alla Bit vi sono sprechi, ma non nello stand della Sicilia, piuttosto nella dispersione di tanti piccoli stand di enti locali isolani, che pure sono finanziati dalla Regione. Noi abbiamo tentato un coordinamento convocando una riunione preparatoria, alla quale si sono presentati in pochissimi.”
Insomma, pensiamo che non abbia capito appieno il giusto intervento del presidente Lombardo, oppure, non intende capirlo …
E che non abbia capito o che non voglia capire la conferma arriva dalla sua dichiarazione: “La razionalizzazione, auspicata da Lombardo, e’ necessaria ma il nostro prodotto ha funzionato. Concordiamo, inoltre, con il presidente, sui nuovi media e sull’utilizzo di internet, dobbiamo però rilevare che la mancata approvazione del bilancio non ci permette, per mancanza di risorse, di lanciare il nuovo portale, di cui deve curarsi Sicilia e servizi”.
Tra tutti spicca la questione del nuovo portale che assorbirà, leggendo tra le aparle di Strano, necessiterebbe di  ingenti risorse di denaro, quando è notorio che un portale al massimo, costruito da un esperto, può costare circa 15.000 euro.
Vogliamo scommettere che quello del turismo, quando sarà se sarà, costerà qualche centinaio di migliaia di euro.
Ipotizziamo 300 mila ? Aspettiamo e vedremo, ma forse pecchiamo di ottimismo …