di Redazione

Parigi, 6 mar. Il vertice che si terra’ oggi pomeriggio a Versailles inaugura un nuovo formato. Il primo di un’Europa a doppia velocita’. Francois Hollande ha invitato la Cancelliera tedesca, Angela Merkel, il presidente del Consiglio italiano, Paolo Gentiloni e il premier spagnolo Mariano Rajoy. ‘Siamo i Paesi piu’ importanti, tocca a noi dire che cosa vogliamo fare con altri’, ha spiegato nei giorni scorsi il presidente della Repubblica francese. E oggi in una intervista alla Stampa e’ stato ancora piu’ netto: per ‘rifondare l’Europa’ servono ‘diversi livelli di integrazione’. Siamo alla vigilia della dichiarazione di Roma: il 25 marzo, nella sala degli Oriazi e dei Curiazi del Campidoglio gli europei celebreranno il sessantesimo anniversario del Trattato firmato nella Capitale italiana nel 1957. Domani Gentiloni riferira’ in Parlamento sugli esiti del vertice, prima di prendere parte al Consiglio europeo del 910 marzo. Il fatto che le ‘nazioni carolingie’ (definizioni dell’ex ministro degli Esteri tedesco Fischer) insieme alla Spagna si incontrino proprio alla vigilia dell’appuntamento di Bruxelles rappresenta di per se’ una novita’. L’obiettivo e’ quello di rilanciare in vista delle celebrazioni di Roma il progetto Ue, indebolito dalla Brexit. Ed e’ un obiettivo da perseguire attraverso lo schema di un’Europa, per dirla con le parole spesso usate da Gentiloni, a ‘cerchi concentrici’. Per sbloccare la politica Ue che su molti temi, dalla difesa alla politica fiscale, dall’immigrazione alla questione del lavoro, non riesce a trovare una unita’. Non partecipera’ il presidente della Commissione Ue, Juncker, ma di fatto l’incontro che si terra’ nella reggia di Versailles servira’ proprio a tratteggiare i prossimi passi dell’Unione europea. Realizzare un’Europa piu’ sociale e’ una delle tappe cruciali del programma italiano. Un’Europa piu’ giusta, che non sia attenta solo agli zero virgola, ma che abbia un’anima. Dove ogni Paese possa assumersi le proprie responsabilita’. .
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