Cronaca
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19/11/2013 13:05

Un arsenale sulla Comiso-Chiaramonte

Era in possesso di due anziani

di Redazione

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Le armi sequestrati
Le armi sequestrati

Comiso –  Quattro pistole, fra cui una 357 magnum, una luger calibro 9 residuato bellico perfettamente funzionante, una pistola calibro 7,65, una pistola cal. 22 modificata,  22 fucili da caccia di vario calibro di cui due artigianali  fra cui spicca una lupara privi di matricola,  oltre 7.500 cartucce per fucili da caccia di vario calibro, circa 600 munizioni per armi comuni da sparo di vario calibro, kg. 7,500 di polvere da sparo fra cui 200 grammi di balistite, esplosivo ad alto potere dentonante, diverse cartucciere, attrezzatura completa atta ad effettuare la ricarica delle munizioni con modalità artigianali.

 

 

 

Questa è la santabarbara che i militari della compagnia della Guardia di Finanza di Ragusa, coordinati e diretti dal comandante provinciale hanno scoperto in parte occultata all’interno di un rustico di campagna ubicato sulla provinciale Comiso-Chiaramonte Gulfi ed in parte rinvenuta in due appartamenti di proprietà di due incensurati .

 

 

 

L’attivita di polizia posta in essere, traeva origine da alcune segnalazioni pervenute al comando provinciale guardia di finanza di Ragusa, al numero di pubblica utilita’ 117, all’esito del quale veniva effettuata specifica attivita’ info-investigativa e di riscontro a seguito del quale venivano individuati due soggetti entrambi residenti a Ragusa incensurati,  che a seguito di perquisizione domiciliare eseguita ex art. 41 del tulps risultavano detenere un considerevole quantitativo di armi e munizionamento sopra indicato in totale assenza delle autorizzazioni previste dal t.u.l.p.s. e dal codice penale.

 

 

 

L’attività ha portato alla denuncia alla locale ‘autorità giudiziaria dei due  soggetti responsabili dei reati a loro ascritti, previsti e puniti dagli artt. 2, 4 e 7 della legge 895/67, art. 110 e 697 del c.p. ed art. 38 del tulps.  uno dei due soggetti attenzionati, risultava passibile di arresto in flagranza di reato ex art. 380 del c.p. e solamente grazie all’età avanzata incompatibile con il regime carcerario non veniva tratto in arresto e denunciato solamente a piede libero.   

 

 

 

Sono ancora in corso indagini ed accertamenti sulla provenienza delle armi sequestrate soprattutto dei due fucili artigianali e della pistola calibro 22 sprovvisti di matricola e dell’eventuale utilizzo delle stesse in ambienti malavitosi.