di Redazione

Un libro per ricordare Elio Militello. E’ quello pubblicato da Il Giornale di Scicli e che raccoglie gli interventi, gli articoli, il risultato degli studi dell’insigne storico sciclitano, scomparso improvvisamente un anno fa.
“Scicli, tra archeologia e storia” è il titolo del libro che i figli del professor Militello, Pietro e Paolo, entrambi docenti universitari a Catania, hanno voluto pubblicare, chiedendo al professor Giuseppe Giarrizzo di presentare la fatica editoriale in prefazione.
Il libro contiene i saggi di Elio Militello sulla collina di San Matteo, l’antica Kasmena, la “travatura” alla foce del fiume Irminio, la collezione numismatica del Pacetto, il terremoto del 1693, il palazzo Terranova Cannariati e la Madonna delle Milizie. Elio Militello è stato un cultore di storia locale, ma, a differenza di altri, la sua levatura culturale, e la sua formazione, gli davano strumenti e capacità di lettura che spaziavano ben oltre Scicli.
E questo dava il senso dell’autorevolezza dei suoi interventi, sempre sobri e privi del narcisismo campanilistico che a volte prende gli studiosi di storia locale.
Chiaro e razionale, attento alle fonti, sempre confrontate e intersecate fra loro, Elio Militello ha trasferito questo suo amore ai figli, entrambi docenti nell’ateneo catanese: Pietro archeologo, Paolo storico.
E proprio i figli hanno voluto tributare al padre un testo che è la summa dei suoi scritti, delle sue riflessioni, sempre pungenti e dotte.
Un patrimonio di saperi che non può andare perduto.
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