di Redazione
Ritornare ad una vita normale grazie al dono estremo di uno sconosciuto. M.C., 38 anni, modicano, commerciante, dovrà infatti ringraziare un giovane cittadino della Campania, ricoverato da settimane all’Ismett di Palermo in attesa di un trapianto ai polmoni, deceduto in seguito all’aggravarsi di una insufficienza respiratoria acuta.
Quest’ultimo ha scelto, insieme alla famiglia, di donare i propri organi, trasformandosi da ricevente di organi a donatore, da uomo da salvare a salvatore.
I “salvati” sono stati invece due: un messinese di 36 anni e, come detto, il commerciante modicano di 38 anni, che da due anni era in dialisi per una insufficienza renale cronica. I reni del povero Campano sono stati prelevati dall’equipe del centro trapianti dell’ospedale Civico di Palermo, diretta dal dottor Giuseppe Pumilia. “Entrambi gli interventi sono stati eseguiti nello stesso giorno – commenta Pumilia -. E’ una storia eccezionale, unica nella sua tristezza, che fa capire come dal punto di vista scientifico la tecnologia dei trapianti sia andata avanti al punto che un paziente in attesa di trapianto possa a sua volta diventare donatore. Oggi chi dona gli organi non sono più solo ragazzi morti tragicamente in incidenti stradali, come purtroppo succedeva nemmeno tantissimi anni fa, ma anche persone anziane o gravemente malate, come in questo caso, che nonostante abbiano molti organi compromessi possono comunque salvare delle altre vite umane”.
Giorgio Caruso
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