Emanuele Filiberto nel giardino di pietra
di Ottavio Gintoli

Noto – Prima la cerimonia in cattedrale, poi la visita alla città. La presenza di Emanuele Filiberto di Savoia sabato pomeriggio a Noto non è passata inosservata e sono stati veramente in tanti i curiosi che lo hanno fermato per chiedergli uno scatto fotografico o più semplicemente per stringergli la mano. E lui non si è certo sottratto alle incombenze, lasciandosi trasportare anche da una città in festa che in quest’ultima Infiorata ha battuto tutti i record possibili immaginabili.
A Noto per la cerimonia di collocazione dell’immagine votiva della Beata Maria Cristina di Savoia nell’altare dello Spasimo della Basilica di San Nicolò, Emanuele Filiberto è stato accolto dal vescovo mons. Antonio Staglianò e poi ha partecipato, rimarcando la cattolicità della famiglia Savoia, alla celebrazione eucaristica. Dopo ha visitato la città accompagnato dal sindaco Corrado Bonfanti. Nella Sala degli Specchi, a Palazzo Ducezio, gli è stata mostrata la sedia dove il nonno si sedette nel 1933 quando arrivò in visita a Noto. Lunga passeggiata al corso e poi un break a Palazzo Impellizzeri, così veloce che non c’è stato nemmeno il tempo per assaggiare i dolci.
Una firma, la visita alla mostra di Andy Warhol allestita al Convitto Ragusa e poi il saluto alla città con la promessa di ritornare presto.
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