Attualità
|
27/06/2008 18:02

Un Uomo Libero: L’addio

di Redazione

Meteo: Scicli 31°C Meteo per Ragusa

E’ sempre molto triste dirsi addio.
Gli addii sono spesso improvvisi, dolorosi e strazianti.
Chiudono parentesi aperte dall’anima, accelerano i battiti del cuore, non trovano vere e ragionevoli risposte.
A volte sono necessari per definire il tempo della felicità, il limite di una meravigliosa avventura consegnata dal tempo alla Storia.
Mi piace ricordare quest’occasione di confronto esistenziale come un momento di grazia, un dono alle tante solitudini che avevano fatto di una città un deserto di uomini.
Non so se veramente il giornale chiuderà.
Se così fosse, questo strano agglomerato di aspettative e di speranza sprofonderebbe sempre di più nell’incomunicabilità perniciosa che, per anni, ne aveva minato l’esistenza.
Un piccolo mondo antico si era risvegliato per incanto, merito della Rete ma anche dell’intelligenza tenace, avanguardista, lungimirante di chi aveva sacrificato giorni, danaro e vita.
Spiazzavano ogni remora.
Costruivano un nuovo prototipo di società.
Informata on line, partecipativa, critica.
Dopo di tutto questo, Scicli non sarà come prima.
Non lo potrà più essere.
Le identità virtuali hanno dimostrato tutta la loro forza.
Il Pensiero si è imposto sulla fredda logica dei giuochi di potere ed ha stravinto.
Vorrei stringere la mano al Moderatore che ha reso questo miracolo possibile. Al popolo dei Nick names resterà il ricordo di infinite battaglie e di una sola sconfitta.
Questa, amara, ineludibile. 

                                                                                                            Un Uomo Libero