di Redazione
Un attacco suicida ha colpito militari della coalizione internazionale nei pressi di Herat, nell’ovest del Paese. Sei militari italiani sono rimasti feriti, ma non in modo grave. Il kamikaze si è fatto saltare in aria nella zona dell’aeroporto, alla periferia della città. I militari del’Isaf presenti nella stessa zona sono in gran parte italiani. Dei nostri connazionali solamente tre sono ancora ricoverati. Gli stessi soldati hanno avvisato le famiglie. L’attacco è avvenuto alle 7:40 locali (le 5:10 in Italia) nell’area di Herat. L’attentatore suicida si è fatto esplodere contro una colonna di mezzi italiani. Sei quelli lievemente feriti, mentre due veicoli hanno subito danni. La colonna al momento dell’attacco, riferiscono da Herat, stava effettuando un movimento pianificato. L’unità di reazione rapida (QRF) e il nucleo artificieri (EOD) sono subito intervenuti e hanno messo in sicurezza l’area per favorire lo sgombero dei feriti, che sono stati trasportati nell’ospedale da campo della base italiana di Herat da dove nei prossimi giorni saranno trasportati in Italia. Si tratta di tre ufficiali, due sottufficiali e un militare di truppa. I nomi Questi, riferiscono fonti del contingente italiano in Afghanistan i nomi dei militari feriti: il tenente colonnello Giovanni Battaglia, di Vittoria, effettivo al reparto Comando e supporti tattici Aosta con sede a Messina; il capitano Giuseppe Cannazza, di Galatina (Lecce), effettivo allo Stato maggiore dell’Esercito; il primo maresciallo Fabio Sebastiani di Palermo, effettivo al Comfoter, con sede a Verona; il maresciallo ordinario Alessandro d’Angelo, di Messina, effettivo al reparto Comando supporti tattici Aosta con sede a Messina; il caporal maggiore scelto Giuseppe Laganà, di Melito Porto Salvo in provincia di Reggio Calabria, effettivo al primo Reggimento bersaglieri di Cosenza.
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