A palazzo Montesano
di Giuseppe Savà

Chiaramonte Gulfi – Nel terreno agricolo del nonno il professor Divita iniziò la sua carriera di archeologo, in contrada Scornavacche, tenere di Chiaramonte Gulfi. A cinque ani dalla sua morte il Comune, in collaborazione con la Sovrintendenza, ha organizzato una mostra in memoria di Antonino Divita, docente universitario, archeologo, chiaramontano. Divita avrebbe voluto che i reperti ritrovati nella sua città, custoditi ed esposti in parte al museo archeologico di Ragusa, in parte finiti negli scantinati, tornassero a Chiaramonte, per essere lì fruibili. Volontà accordata venerdì sera, quando una esposizione di oggetti è stata inaugurata in suo onore. Almeno tre i siti di provenienza dei reperti archeologici esposti: gli oggetti trovati nel sito di Scornavacche, risalenti al III, IV secolo avanti Cristo, emersi durante gli scavi di Divita compiuti nel 1955-57, Sperlinga, dove sono stati trovati dei corredi tombali del VI secolo avanti Cristo, e una piccola collezione proveniente dalla necropoli bizantina di San Nicola.
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