di Redazione

Il tratto di strada (?) che collega Scicli a Contrada Catteto e Contrada Piani è percorso ogni giorno da tantissime persone che lavorano nelle campagne circostanti, nonché da mezzi pesanti, compresi quelli del Comune di Scicli, che l’hanno utilizzata per raggiungere il costone roccioso della Cava di San Bartolomeo e il Convento della Croce.
Nonostante si tratti di un percorso obbligato per molta gente, il manto stradale non è più adatto a sopportare il passaggio di tutti questi automezzi. Buche profonde costringono coloro che conoscono la strada ad un’inutile e pericoloso zig-zag per evitare di distruggere le auto, mentre prendono assolutamente di sorpresa quelli che questa strada la attraversano per la prima volta.
Il problema della sistemazione di questo tratto di strada è la competenza. Nata, infatti, come strada consortile, adesso non ha più un “padrone”: il comune sostiene spetti alla provincia e viceversa. Nessuno sa dare una risposta alla domanda: chi se ne deve occupare? Insomma, chi bisogna ringraziare o rimproverare per questa negligenza?
Sempre nella stessa zona, inoltre, nel tratto di strada che collega Scicli a Sampieri, attraverso Contrada Papazza, decine di metri di muri pericolanti invadono la sede stradale, in attesa delle prime pioggie che li facciano franare. Solo a quel punto, a danni avvenuti, qualcuno si muoverà e si prenderà il merito?
Lo spot elettorale di un noto politico sciclitano affermava: “Abbiamo ancora tanta strada da fare”. Sono passati tre mesi e oltre alle strade rimangono anche i muri da sistemare.
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