di Comunicato Comune Chiaram
Chiaramonte Gulfi – Il primo momento celebrativo è previsto per le ore 19.30 con l’intitolazione della via dove nacque il 31 marzo 1899 Vincenzo Rabito (si tratta del vicolo dell’attuale Via Alescio, a pochi passi da Piazza Duomo). Sarà anche scoperta la lapide commemorativa posta nella casa natale dell’autore di “Terra Matta”.
In serata, con inizio alle ore 21 circa, in Piazza San Salvatore, trasformata in un grande teatro all’aperto, il Teatro Stabile di Catania metterà in scena l’opera letteraria di Vincenzo Rabito.
Si tratta di una prima assoluta per la Provincia di Ragusa e questo evento non poteva non essere, per ovvi motivi, a Chiaramonte Gulfi.
A curare la regia è Vincenzo Pirrotta che impersona Vincenzo Rabito. A suo fianco Amalia Contarini, Marcello Montalto, Alessandro Romano, Salvatore Lupo, Mario Spolidoro e Giovanni Parrinello, con le musiche originali di Luca Mauceri.
Il libro “Terra Matta” – questa incredibile epopea del novecento, dove gli umili e i perdenti arrancano, senza mai poter conquistare neanche un virtuale traguardo – “è stato definito, per usare le parole di Massimo Maugeri, come una delle opere più straordinarie e monumentali tra le scritture popolari mai apparse in Italia. L’aggettivo monumentale non è utilizzato a caso giacché Terra Matta, nella sua versione originale, raccoglie ben 1027 pagine a interlinea zero e scritte «senza lasciare un centimetro di margine superiore né inferiore né laterale”.
“L’intitolazione della via, la posa della lapide commemorativa e lo spettacolo teatrale, voluto dall’Amministrazione comunale, sono, come ha ricordato l’Assessore al Turismo, Antonella Occhipinti, un atto dovuto all’autore del libro che ha contribuito non poco a far conoscere la nostra cittadina in tutta Italia. I suoi meriti letterari, indiscussi ed unanimemente consacrati dalla critica, ha poi aggiunto la Occhipinti, pongono Vincenzo Rabito tra i grandi della letteratura e la sua Città, dopo il Convegno nazionale che si è tenuto a Chiaramonte Gulfi, non poteva non rendergli i dovuti onori, anche con questi altri momenti celebrativi”.
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