di Redazione
Milano, 2 feb. Unicredit in dirittura d’arrivo sull’aumento di capitale da 13 miliardi, incassa l’approvazione degli analisti ma non convince appieno la Borsa che premia l’operazione per buona parte della seduta arrivando a toccare +1% a 26,92 euro per azione, ma che proprio sul finale registra vendite. A chiusura di contrattazioni il titolo ha infatti fatto segnare 1,65% a 26,16 euro. L’operazione partira’ lunedi’ prossimo per concludersi entro il 10 marzo. Le nuove azioni saranno emesse a 8,09 euro (0,01 a titolo capitale e 8,08 euro a titolo di sovrapprezzo) nel rapporto di opzione pari a 13 nuove azioni ogni 5 possedute. Il tutto e’ pari a uno sconto sul valore del titolo alla chiusura di Borsa di ieri (26,60 euro) del 38% sul Terp, il prezzo teorico dell’azione dopo lo stacco del diritto di opzione. Tra i primi azionisti a esprimersi, Cariverona (la fondazione e’ primo socio italiano di Unicredit) che proprio oggi ha annunciato che sottoscrivera’ il 73% delle nuove azioni che Unicredit offrira’ in opzione scendendo dal 2,23% all’1,8%. A sostenere l’operazione la presenza di un nutrito pool di banche che ha garantito totalmente l’aumento di capitale, anche se non mancano, come si usa in questo tipo di operazioni, una serie di clausole che danno la possibilita’ di recedere il contratto siglato dal consorzio di garanzia in caso di avversita’ eccezionali del mercato. .
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