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13/09/2025 08:59

Uova giganti di dinosauro: la Tac svela i segreti dei giganti della presistoria e un antico uccello ormai estinto

La gigantesca dell’Aepyornis maximus, l’uccello del Madagascar estinto da secoli

di Redazione

Bologna – Tre uova fossili conservate nella Collezione di Geologia del Museo Giovanni Capellini dell’Università di Bologna sono state recentemente analizzate mediante tomografia computerizzata (Tac), grazie alla prima macchina italiana dedicata esclusivamente alla ricerca scientifica. L’indagine ha permesso di ottenere immagini ad altissima definizione, con modelli tridimensionali dettagliati, rivelando informazioni fino ad oggi inesplorate.

Una delle uova più imponenti appartiene alla specie Aepyornis maximus, un uccello gigante originario del Madagascar vissuto fino al XVII secolo. Questo esemplare, donato nell’Ottocento al geologo Giovanni Capellini, ha una circonferenza di oltre 80 centimetri e una capacità stimata di circa sette litri, equivalente a 115 uova di gallina. In passato conteneva un embrione, poi rimosso tramite un piccolo foro nel guscio.

Le altre due uova, di dimensioni minori e mai studiate prima d’ora, provengono da una specie di dinosauro ancora non identificata. Le analisi non hanno rilevato la presenza di embrioni, rendendo finora impossibile determinarne con certezza la specie di appartenenza.

Stefano Ratti, coordinatore scientifico del Centro di Anatomia dell’Alma Mater, sottolinea l’importanza di questo studio: «È un esempio straordinario di come tecniche avanzate di imaging, nate per la medicina di precisione, possano contribuire anche a settori come la paleontologia». Le future analisi di gusci e contenuti minerali potrebbero fornire nuovi indizi per identificare con precisione le specie di questi antichi ospiti.

Questa ricerca apre nuove frontiere per lo studio dei reperti fossili, combinando innovazione tecnologica e scienza paleontologica.