Entro fine novembre
di Redazione

Dato che è ancora attiva la pandemia da COVID-19, la vaccinazione contro i virus influenzali circolanti nella stagione autunnale-invernale 2020/2021 riduce al minimo il rischio di confonderla con l’infezione da Coronavirus che ha sintomi, soprattutto nelle fasi iniziali, molto simili se non uguali a quelli dell’influenza. Questo potrebbe di molto limitare la corsa all’esecuzione di tamponi per Coronavirus. Si calcola infatti che, con la vaccinazione anti influenzale, si potranno ridurre di circa 4-5 milioni i tamponi per casi dubbi causati da sintomi simili al Coronavirus.
Insieme alle misure di igiene e di protezione individuale, la vaccinazione è lo strumento più efficace e sicuro per prevenire l’influenza stagionale. La vaccinazione è raccomandata e gratuita per le categorie a rischio. Il vaccino antinfluenzale è un metodo di prevenzione efficace contro i malanni di stagione. Ma quando è il caso di farlo? Ecco tutte le informazioni utili e le categorie per cui è indicato ed offerto gratuitamente e le modalità per procedere alla somministrazione.
Perché il vaccino antinfluenzale 2020/21 è utile nella lotta contro il Covid?
Secondo alcuni recenti dati della letteratura scientifica, sembra che la vaccinazione antinfluenzale riduca il rischio di contrarre il Coronavirus per una indiretta azione protettiva nei confronti dello stesso. Inoltre, le infiammazioni dei bronchi dovute ad altri virus respiratori come l’influenza, favoriscono l’attacco ai recettori ACE-2 delle cellule bronchiali e la diffusione ematica del Coronavirus.
Al via la campagna vaccinale 2020/21
Con l’arrivo dei primi freddi, ci si prepara a fronteggiare il classico periodo di influenze e malanni stagionali. Il vaccino antinfluenzale è stato pensato proprio per fronteggiare questa situazione ed evitare un sovraccarico del sistema sanitario nazionale, oltre a proteggere i soggetti più vulnerabili, la cui salute sarebbe messa seriamente a rischio anche da una semplice influenza. Mai come in questo anno però, la necessità di un vaccino contro l’influenza si fa urgente. La pandemia da coronavirus, scoppiata lo scorso febbraio 2020, ha infatti reso fondamentale un’intensificazione del piano di prevenzione per evitare che le influenze stagionali vadano a sovrapporsi a una possibile seconda ondata di Covid-19.
Le regole da seguire per il vaccino antinfluenzale:
Il vaccino antinfluenzale è indicato per tutti i soggetti che vogliano evitare la malattia influenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni. In concomitanza con la pandemia da coronavirus, vaccinarsi è ancora più importante per non confondere i sintomi dell’influenza con quelli del Covid-19. La vaccinazione viene offerta attivamente e gratuitamente ai soggetti che per le loro condizioni personali corrano un maggior rischio di andare incontro a complicanze nel caso contraggono l’influenza.
A chi è rivolto il vaccino anti influenzale? Chi ne ha diritto gratuitamente?
Sono diverse le categorie invitate a vaccinarsi e per le quali il vaccino è gratis: le donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in gravidanza e nel periodo “postpartum”, i soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza, i soggetti di età pari o superiore a 65 anni, bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale, individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti, familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal fatto che il soggetto a rischio sia stato o meno vaccinato), medici e personale sanitario, forze di polizia, vigili del fuoco, allevatori e addetti al trasporto di animali, veterinari, donatori di sangue.
Dove ci si può vaccinare e quanto costa?
Se non si appartiene a nessuno dei gruppi indicati, sarà necessario acquistare il vaccino in farmacia (disponibile da già da ottobre e fino a gennaio), per farselo somministrare dal proprio medico di base. Il ministero della Salute suggerisce di procedere con la vaccinazione entro fine novembre visto che sono necessarie due settimane per sviluppare gli anticorpi di protezione dal virus.
Il costo del vaccino è variabile, nella maggior parte dei casi è compreso tra 14 e 25 euro a dose.
Anche gli immunodepressi possono vaccinarsi?
Il vaccino antinfluenzale stagionale, non contiene virus viventi, bensì soltanto gli antigeni di superficie del virus influenzale; quindi, anche nelle persone immunodepresse (per effetto di terapie immunosoppressive o per effetto di altre patologie) la somministrazione del vaccino antinfluenzale è sicura; tra l’altro, la circolare dedicata alla prevenzione dell’influenza stagionale, indica espressamente le persone con malattie congenite ed acquisite che comportino carente produzione di anticorpi e quelle con immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV tra i soggetti destinatari dell’offerta della vaccinazione.
C’è il rischio di contrarre l’influenza dallo stesso vaccino?
I vaccini inattivati contengono il virus ucciso o parti di questo (antigeni di superficie emoagglutinina e neuroaminidasi, subunità virali) che non possono causare alcuna malattia. I vaccini a base di virus vivente (non usati in Italia) contengono l’elemento virale ma questo è stato attenuato per cui non è in grado di causare la malattia. In entrambi i casi, la somministrazione del vaccino può causare lievi effetti collaterali caratterizzati da una sintomatologia simile a quella dell’influenza, ma molto meno marcata.
Controindicazioni ed effetti collaterali del vaccino antinfluenzale
Il vaccino antinfluenzale è sicuro, perché sottoposto a una serie di rigidi controlli prima della sua diffusione. Possono però verificarsi a seguito dell’iniezione alcune reazioni locali, come arrossamento o gonfiore, mal di testa, dolori articolari o muscolari. Il vaccino antinfluenzale è ovviamente da evitare in caso di soggetti allergici ad alcuni componenti del vaccino o che hanno manifestato reazioni allergiche durante precedenti somministrazioni. Inoltre, nei soggetti che presentano una malattia acuta temporanea, di media o grave entità, la somministrazione del vaccino è da rimandare a guarigione avvenuta.
Nel caso dei bambini, è bene però considerare che i malanni stagionali e i raffreddori possono essere molto frequenti nel periodo autunnale, è pertanto bene non farsi prendere da facili allarmismi e fare chiarezza per evitare di confondere episodi di influenza con il coronavirus.
Le campagne vaccinali sui vari territori sono coordinate dall’ATS di riferimento e in concomitanza con il loro avvio, tutte le informazioni su tempistiche, modalità e luoghi di erogazione delle vaccinazioni saranno aggiornati e disponibili sui siti web di ciascuna ATS.
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