di Redazione

CdV, 31 mar. Il ‘pasticciaccio’ dei lavori di ristrutturazione dell’appartamento del cardinale Tarcisio Bertone, gia’ segretario di Stato, avra’ un risvolto giudiziario in Vaticano. La Sala Stampa della Santa Sede conferma quanto scritto dal settimanale ‘L’Espresso’: i giudici vaticani hanno aperto un’inchiesta sull’attico di Tarcisio Bertone e hanno iscritto nel registro degli indagati due persone: Giuseppe Profiti, ex presidente del Bambin Gesu’ e manager vicinissimo al cardinale, e l’ex tesoriere Massimo Spina. Secondo ‘L’Espresso’, ‘l’istruttoria penale e’ scaturita dalle rivelazioni del saggio ‘Avarizia’, di Emiliano Fittipaldi. I giudici, scrive il settimanale, ‘ipotizzano reati gravissimi: peculato, appropriazione e uso illecito di denaro’. E avrebbero gia’ trovato i riscontri documentali che dimostrano che i lavori di ristrutturazione dell’appartamento sono stati pagati dalla Fondazione dell’ospedale pediatrico ‘Bambin Gesu”. Ma c’e’ anche un altro risvolto inquietante: Bertone, nel carteggio, sostiene di aver pagato anche lui alcune fatture relative ai lavori. Se fosse vero, bisognerebbe capire allora dove sono finiti i soldi dell’ospedale vaticano. Il cardinale Bertone ha gia’ restituito una somma importante al Bambin Gesu’ sotto forma di donazione: 150mila euro. .
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