di Redazione

PALERMO, 20 GIU Ergastolo con isolamento diurno: è
la condanna chiesta dal Pm Alessandro Sorrentino nel processo
col rito abbreviato condizionato a una perizia psichiatrica a
Luca Priolo, il 26enne che il 6 ottobre 2015 ha ucciso con 42
colpi di coltello la sua ex convivente, Giordana Di Stefano, di
20 anni, dalla quale aveva avuto una bambina di 4 anni. Nel
processo sono parti civili i genitori, la sorella e la figlia di
Giordana Di Stefano, che ha ‘perso’ il cognome del padre per
‘assumere’ quello della madre, assistiti dall’avvocato Ignazio
Danzuso, e il centro antiviolenza ‘Galatea’, con l’avvocato
Mirella Viscuso.
Priolo, che ha confessato il delitto, dopo l’omicidio era
fuggito ma, grazie a indagini dei carabinieri di Catania, era
stato individuato a Milano e arrestato da militari dell’Arma
alla stazione ferroviaria. Il giovane continua a “negare la
premeditazione”, ribadendo che il movente e’ da collegare a “un
raptus” dovuto alla “volontà di lei di non revocare la denuncia
per stalking” nei suoi confronti.
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