Cronaca di uno scambio culturale
di Giuseppe Floridia
Ispica – Il gemellaggio realizzato dall’istituto d’istruzione secondaria superiore «Gaetano Curcio» con il «Gymnasium Bad Aibling» – Monaco – è diventato subito operativo con lo scambio di visite tra alunni del liceo tedesco e quelli ispicesi. Il 31 marzo, 16 alunni ispicesi, nove del corso linguistico classe II A, sette delle classi IV e V ginnasiale e della prima classe liceale, accompagnati dalla docente Salvina Camerata, si recheranno in Germania mentre ad aprile due alunne del «Gymnasium Bad Aibling» saranno ospiti di famiglie ispicesi. Una esperienza esaltante, nell’ambito del gemellaggio culturale, è stata vissuta dall’alunna Gabriella Borgia – IV classe del liceo ad indirizzo linguistico, che per ben quattro mesi ha frequentato il liceo tedesco per acquisire meglio la conoscenza della lingua tedesca.
Gabriella, nel raccontare la sua preziosa esperienza, parte da quando nell’anno 2009 il liceo «Curcio» ha concretizzato il gemellaggio con una scuola della Germania, nell’ambito degli scambi culturali aderenti all’Unione europea. «Abbiamo accolto un gruppo di studenti provenienti dal sud della Germania, la Bavaria. Ognuno di noi – racconta Gabriella Borgia – ha ospitato uno studente. Abbiamo condiviso diverse esperienze parlando la loro lingua. Abbiamo fatto conoscere loro il nostro territorio in tutte le sue sfaccettature. Un’esperienza che anche noi abbiamo vissuto andando in Germania. Con Verena, la mia corrispondente, abbiamo scelto di trascorrere un altro periodo insieme. Così Verena è stata nostra ospite e ha frequentato per sei mesi la nostra scuola. Si è adeguata al nostro modo di vivere sia in famiglia sia a scuola. Io ho imparato a condividere con Verena la mia stanza, le mie amicizie, la mia vita».
Vogliamo parlare della tua esperienza in Germania? «E’ iniziata il 1 settembre dell’anno scorso – risponde Gabriella Borgia – ed è durata quattro mesi. L’impatto lo considero positivo e ricco di esperienze. Andavo da sola per diversi mesi lontano dalla mia famiglia, dalla mia scuola e dalle mie amicizie. Andavo a visitare luoghi e imparavo usi e costumi per me nuovi che mi incuriosivano ogni giorno di più accrescendo la mia sete di sapere per tutto ciò che è diverso dal mio mondo. Con la famiglia di Verena, che già conoscevo, mi sono trovata bene apprezzando ogni loro sforzo per farmi sentire a mio agio».
E l’impatto con il mondo della scuola? «Notevole la differenza, sia nella sua struttura che nell’insieme del sistema scolastico. Le aule potevano ospitare oltre 30 alunni, erano tutte bene attrezzate con strumenti tecnologici all’avanguardia rispetto ai nostri. Con la scuola della mia amica e collega ho partecipato anche ad una gita in montagna, in Austria. In tutta sincerità, gli scenari ammirati con la neve fanno concorrenza al mio paesaggio di colline e mare. Questa esperienza mi ha fatto capire che se si vuole si può centrare qualsiasi obiettivo anche sentendo molto la mancanza della famiglia, degli amici, del mio Paese. Si dice che tutto il mondo è paese, in parte è vero, ma il mio sole rimane siciliano».
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