Una perenne infelicità
di Redazione

Santa Croce Camerina – Anni fa, quando tentò di uccidersi per la prima volta, Veronica Panarello cercò di farlo con una fascetta da elettricista. Era poco più che una ragazzina, tormentata da un’infelicità perenne e mille insicurezze che avevano a che fare in buona parte con il rapporto conflittuale fra lei e sua madre. Oggi quel dettaglio del tentato suicidio – la fascetta – sembra quasi un particolare da libro giallo e, com’è ovvio, è diventato importante per l’inchiesta. Perché certo non può sfuggire la strana coincidenza di una madre che vuole togliersi la vita in quel modo e di suo figlio che, a distanza di anni, viene ritrovato morto in un canale ucciso «verosimilmente» proprio da una fascetta da elettricista, come dice l’autopsia.
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