La presenza di aziende terze nello stabilimento ragusano è crollata drasticamente
di Redazione


Ragusa – A Palermo si è svolto l’incontro tra Versalis, Regione Siciliana e sindacati nell’ambito del tavolo tecnico permanente voluto dal presidente della Regione per monitorare la trasformazione industriale del gruppo Eni in Sicilia. Versalis ha presentato la road map degli interventi sui siti di Priolo e Ragusa. Priolo accelera verso la nascita della nuova bioraffineria, con attività già avviate e un forte coinvolgimento dell’indotto, mentre Ragusa resta ancora nella fase di progettazione della riconversione su biochimica, Agri Hub e centri sperimentali per il riciclo chimico e meccanico delle plastiche.
La presenza di aziende terze nello stabilimento ragusano è crollata drasticamente. A pagare il prezzo più alto sono le imprese locali di autotrasporto, pulizia e facchinaggio, oggi con impieghi pari a zero: la cooperativa di facchinaggio ha già attivato strumenti di solidarietà per sostenere i lavoratori. Sul fronte del diretto, la forza lavoro di Ragusa è stata suddivisa in quattro blocchi: circa il 50% dei dipendenti Versalis è confluito e si sta formando per tre società controllate da Eni Spa, centri specialistici e di multi competenza che avranno sede a Ragusa, mentre l’ultimo blocco di lavoratori presidia le attività residue di manutenzione e messa in sicurezza impianti, fermi da dicembre 2024. All’interno del sito restano ancora quantità significative di sostanze chimiche da smaltire nei prossimi mesi, ma lo stabilimento, già dalle prossime settimane, non sarà più gestito in modalità produttiva: entrerà invece in una fase conservativa, finalizzata al mantenimento delle condizioni di sicurezza minime e alla tutela delle strutture, in attesa degli insediamenti previsti per le nuove produzioni e per le attività di ricerca. Ecco uno dei motivi per cui il tavolo tecnico tornerà ad aggiornarsi tra 30 giorni alla Regione per monitorare l’evoluzione della situazione.
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